È arrivata dal Museo archeologico nazionale di Napoli (Mann) e rimarrà a Taranto nel Museo archeologico nazionale (MarTa) sino a fine febbraio prossimo la tavola bronzea originale della “Lex Municipii Tarentini”, rinvenuta a Taranto nel 1894 e confluita nella collezione del Museo archeologico nazionale di Napoli. Dopo oltre 100 anni, la Lex torna quindi nella città d’origine dove non è mai stata esposta. Nella presentazione del pomeriggio, é stato spiegato che “si tratta di un evento di portata nazionale considerato il valore culturale, archeologico e storico del reperto rinvenuto a fine ‘800, durante lavori di scavo in un pozzo, dall’archeologo Luigi Viola, istitutore di quello che poi diventerà il Museo archeologico nazionale di Taranto Il ritorno, seppur temporaneo, della lastra superstite dello Statuto Municipale, databile al primo secolo avanti Cristo, fornisce l’occasione per discutere ed approfondire le tematiche legate alla progettazione urbanistica di Taranto partendo dalla città antica fino all’epoca contemporanea, nell’ambito di un progetto scientifico elaborato dal MarTa insieme al Dipartimento di Ricerca e innovazione umanistica e al Dipartimento Jonico dell’Università di Bari”. Per Stella Falzone, direttrice del MarTa, “la rilevanza pubblica e sociale delle azioni del popolo, la garanzia della Magistratura, la tutela del territorio e della cosa pubblica, il governo delle acque, delle vie, delle fosse e delle cloache. Il peculato” costituiscono “in poche parole l’incredibile modernità della Lex Municipii Tarentini”. (AGI)