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Cinema: Kiev, Festival estone annulli proiezione film russo

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L’agenzia cinematografica statale ucraina ha esortato il Tallinn Black Nights Film Festival (POFF) a rimuovere il film russo “Deaf Lovers” dalla sua programmazione principale, protestando contro la rappresentazione delle relazioni tra russi e ucraini. Lo riferisce Kiev Indipendent. Il film, diretto dal regista russo Boris Guts, racconta di una relazione romantica tra due persone con problemi di udito – una rifugiata ucraina e un uomo russo – che si sono incontrate a Istanbul durante l’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia. I critici del film sostengono che la rappresentazione di una storia d’amore tra un russo e un ucraino è fortemente disallineata con la realtà affrontata dalle donne ucraine per mano dei soldati russi. Durante la guerra, infatti, le donne ucraine hanno continuamente subito torture, stupri o altre forme di violenza sessuale. Nell’ambito del festival cinematografico POFF, il programma includerà la parte “Standing with Ukraine” con film ucraini “dedicati agli ucraini che sono determinati a difendere il loro diritto di decidere il proprio futuro”, secondo il sito web del festival cinematografico.
Nonostante gli elogi rivolti agli organizzatori per la presentazione di film incentrati sull’Ucraina, l’Agenzia cinematografica statale ha affermato che includere un film diretto da un regista russo in una programmazione orientata all’Ucraina potrebbe equivalere a portare “il rischio di una propaganda che giustifichi l’aggressione (russa)”.
“Data l’aggressione della Russia contro l’Ucraina e le sofferenze di un gran numero di ucraini, è di fondamentale importanza garantire che le piattaforme culturali non diventino strumenti per film che offuscano i confini della comprensione della realtà degli ucraini”, ha dichiarato l’agenzia in un post su Facebook.
A seguito della protesta dell’agenzia, il film sembra essere stato rimosso dalla scaletta della programmazione “Standing with Ukraine”, anche se una foto del film appare ancora sotto lo striscione. Il film è ancora elencato nella programmazione principale del festival cinematografico in una diversa categoria di film.
Intanto, i festival cinematografici di tutto il mondo hanno cancellato la proiezione del film “Russi in guerra”, criticato da molti per essere percepito come un tentativo di ripulire i soldati russi coinvolti nella guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina. Il Servizio di sicurezza ucraino (SBU) ha aperto un’indagine contro la russa Anastasia Trofimova, regista di “Russi in guerra”, con l’accusa di aver giustificato e riconosciuto la legittimità dell’aggressione di Mosca contro l’Ucraina e di aver attraversato illegalmente i confini riconosciuti a livello internazionale dell’Ucraina durante le riprese nei territori occupati dalla Russia. (AGI)