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Naufragio Lampedusa: “A ogni onda alta perdevamo uno di noi”

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Quello avvenuto lo scorso settembre al largo di Lampedusa è stato un “naufragio di Stato”. Lo ha detto Giorgia Linardi, portavoce di Sea-Watch, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta alla Stampa Estera per descrivere un esposto sul naufragio presentato alla procura di Agrigento. Nel naufragio morirono 21 persone, mentre 7 furono soccorse il 4 settembre e trasferite al Lampedusa. “Il velivolo Seabird di Sea-Watch – nella ricostruzione dell’ong – avvertì di un’imbarcazione in difficoltà le autorità italiane e maltesi il 2 settembre alle ore 12.28: la barca è a 37 miglia da Lampedusa. Un secondo avvistamento arriva alle 13.38 dello stesso giorno, la barca è in chiarissime precarie condizioni, a 31 miglia da Lampedusa; alle 14.40 è l’ultimo avvistamento a 26 miglia nautiche. Non sappiamo cosa è accaduto tra il 2 e il 4 settembre, ma è certo che abbiamo avvisato i centri di soccorso italiano e maltese”.
L’imbarcazione era partita da Sabratha, in Libia. “Dopo circa 26 ore di navigazione – ha raccontato un superstite, la cui testimonianza è contenuta nell’esposto – abbiamo visto un aereo che volava sopra di noi. Dopo circa un’ora è arrivata un’onda e ha capovolto la barca; sei persone sono annegate. Raddrizzata la barca, messi al sicuro i bambini, abbiamo visto una nave in lontananza, ma era troppo distante, non ci hanno visti nè sentiti. Le onde erano alte, e a ogni onda perdevamo uno di noi. Il secondo giorno avevamo le allucinazioni: vedevamo edifici, palazzi in mezzo al mare, navi, ma non erano reali. Tre bambini sono morti: il primo aveva 12 anni era solo e veniva da Idlib, in Siria; l’onda lo ha trascinato via, lo abbiamo recuperato, cercato di rianimarlo ma non ce l’ha fatta; il secondo bambino si è buttato per raggiungere qualcosa che aveva visto ed è sparito; il terzo aveva 4 anni, è stato trascinato dalle onde, insieme con il suo genitore. Ogni volta che l’imbarcazione si capovolgeva, provavamo a raddrizzarla. Alla fine siamo rimasti in 7, è arrivato un aereo, un elicottero e poi una nave di soccorso. Siamo stati salvati e portati a Lampedusa”. (AGI)