“Il fondamento giuridico della diffida sarebbe – secondo il mittente, amministratore unico di una società sarda che opera nel settore delle energie rinnovabili – la violazione di norme e Direttive europee che avrebbero valore vincolante su qualunque atto legislativo o normativo assunto a livello nazionale o a livello regionale”, osservano i consiglieri regionali di Sinistra Futura. “Riteniamo grave una tale ingerenza, che mina alla radice la funzione di rappresentanza democratica del Consiglio Regionale della Sardegna, così come appellarsi a una interpretazione – per altro interessata – di presunte norme sopra ordinate per limitare o impedire la libera discussione dell’assemblea chiamata a tutelare nel suo complesso la Sardegna e i suoi cittadini”.
“Il nostro impegno è richiamato ai principi dello Statuto Sardo e della Costituzione italiana, i due fondamenti del nostro agire politico”, aggiunge il gruppo di Sinistra Futura. “Respingiamo con forza, pertanto, ogni azione tesa a impedire che i rappresentanti eletti nel Consiglio della Regione Autonoma della Sardegna, a qualunque parte politica appartengano, possano esercitare in piena libertà il loro mandato nel pieno interesse delle cittadine e dei cittadini sardi”. (AGI)