– “Ci aspettiamo un Presidente che rispetti i diritti umani, la dignità della persona umana, che possa mettere in atto delle politiche per tutelare i più poveri, che trovi una soluzione alla questione dei migranti”. Lo afferma, in una intervista a TgCom24, il presidente della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti Timothy Broglio. Che precisa: difficile scegliere tra i due candidati, da noi nessuna indicazione di voto.
Quella dei migranti “è una situazione che certamente in Italia è più grande ma anche negli Stati Uniti è diventata preoccupante. E poi la situazione economica del Paese, che è migliore di quanto si dice ma rimane comunque una preoccupazione”, aggiunge.
“Noi come Chiesa americana abbiamo sempre detto che bisogna pensare a una legge sui migranti che sia giusta, dobbiamo lavorare su questo tema”, spiega il prelato, “Tanta gente è obbligata a spostarsi, dobbiamo far sì che questo problema si risolva nei loro Paesi. Lì possiamo fare qualcosa”.
Sull’aborto, invece, la Chiesa americana continuerà ad insistere “sulla dignità della persona umana e sulla dignità della vita, dal concepimento fino alla morte naturale. Abbiamo detto che questa è la nostra preoccupazione preminente. Cerchiamo di trovare sempre una soluzione che rispetti la vita”. Oggi, intanto, “è molto difficile” poter scegliere tra uno dei due candidati. Finora “non abbiamo mai dato indicazioni di voto: credo che ciascun americano debba andare a votare secondo coscienza, vedere cosa dicono i due candidati e fare la scelta giusta”. Permane poi il rischio di disordini sociali dopo i risultati elettorali: “c’è sempre, ciò che è già successo è stata un’esperienza orribile e speriamo che non succeda di nuovo. Bisogna rispettare la Costituzione e il sistema elettorale. Che ci sia una truffa elettorale di queste dimensioni è quasi impossibile oggigiorno, speriamo che la gente ragioni un po’”.
Broglio auspica anche che si trovi “una soluzione” al problema della libera vendita delle armi: “Posso capire l’uso delle armi per la caccia, non posso capire, invece, perché uno debba avere un M16 in casa, non ha senso”.
Questo mentre si percepisce il pericolo di una terza guerra mondiale: “vedo anche che i militari si preparano per un conflitto più grande. È vero che devono essere sempre preparati, ma non ci sono segnali positivi”. In questo scenario, conclude Broglio, “sinceramente non so darmi una spiegazione” all’incapacità di tutti di ascoltare gli appelli di Papa Francesco.(AGI)