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Borse ed economia Cina: disorientate dopo annuncio ricorso a debito pubblico

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I mercati azionari oggi si sono mossi senza una direzione chiara in Cina, dove sabato le autorità hanno annunciato un massiccio ricorso al debito pubblico, in particolare tramite obbligazioni speciali, per sostenere l’economia in rallentamento. L’indice composito di Shanghai ha guadagnato lo 0,22% a 3.224,96 punti, mentre quello di Shenzhen è sceso dello 0,03% a 1.834,31 punti. A Hong Kong l’indice Hang Seng è sceso del 2,22% a 20.779,74 punti. Sabato il ministro cinese delle Finanze Lan Foan ha affermato che nei prossimi tre mesi potrebbero essere utilizzati circa 297 miliardi di euro di obbligazioni speciali e che Pechino prevede di emetterne di nuove “per sostenere le grandi banche commerciali pubbliche. L’obiettivo: aiutarli a “ricostituire il capitale di base, migliorare la resistenza al rischio e la capacità di prestito e servire meglio lo sviluppo dell’economia”, ha spiegato il ministro. Questi annunci si sono aggiunti ad altre misure intraprese nelle ultime settimane, tra cui tagli dei tassi di interesse e fornitura di liquidità alle banche. La seconda economia mondiale si trova ad affrontare molteplici problemi, tra cui una prolungata crisi del debito nel settore immobiliare, consumi cronicamente deboli e un’elevata disoccupazione giovanile. Secondo i dati ufficiali diffusi domenica, l’inflazione in Cina è rallentata a settembre, segno che i consumi delle famiglie restano a mezz’asta: l’indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,4% a settembre su base annua, dopo un aumento dello 0,6 % in agosto su un anno. La Borsa di Tokyo è chiusa il lunedì per una festività. (AGI)