“Se mi avesse chiesto il mio estratto conto, glielo avrei dato senza problemi perché non ho nulla da nascondere”. Ignazio La Russa, intervistato da Il foglio, scherza sulla vicenda del l’ex dipendente di Intesa Sanpaolo che ha spiato i conti di big della politica, tra cui il suo. “C’è un brutto clima. Quando il consenso è forte nel Paese, sembra che ci sia qualcuno pronto a tutto pur di fermarci – aggiunge poi serio – ma non ci riusciranno”. Quello che è venuto ala luce “è un fatto gravissimo dal punto di vista della violazione della privacy – rileva il presidente del Senato – ora c’è un’inchiesta della magistratura su questo episodio. E anche su questo episodio però qualche riflessione si può fare”.
“Meloni lo ha detto con una battuta, seppur amara, ma ormai siamo alla normalità. Prima è il caso del finanziere Pasquale Striano e adesso questo la faccenda si fa preoccupante, diciamo”, sottolinea La Russa. Una nuova stretta, magari legislativa? “No, le leggi ci sono si tratta solo di farle rispettare”.
“Quando c’è un governo con un forte consenso molto riconosciuto e benvoluto dagli italiani, chi non ha idee per contrastarlo si attacca a queste cose. Bussa a tutte le porte pur di riuscire il proprio intento. Credo che dietro a queste vicende ci sia ormai un problema etica da non sottovalutare. Non bisogna abituarsi a queste pratiche, ne va della nostra democrazia. Mi sento di fare l’affermazione forte. Non è così che vinceranno, non è così che centrodestra andrà a casa anche perché grazie a Dio nessuno di noi ha nulla da nascondere. Io per primo. Lo ripeto: se voleva ficcare il naso nel mio conto potevano dirmelo. No problem”, spiega. Ha prove che ci sia un disegno dei vostri avversari? “E’ strano, diciamolo, che al centro di questi dossieraggi ci sia sempre il centrodestra, no?”, la risposta di La Russa. (AGI)