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Lgbt: 25 associazioni chiedono ai social network di limitare IA

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Secondo una bozza di lettera consultata dall’AFP, più di 25 associazioni chiederanno ai principali social network di mettere in atto misure concrete per proteggere le donne e i membri della comunità LGBT+ dagli abusi dell’intelligenza artificiale. Nella lettera, indirizzata ai responsabili di Meta (Facebook, Instagram, WhatsApp), X, YouTube, TikTok, Snapchat e Reddit, le organizzazioni chiedono alle aziende di identificare e punire meglio i contenuti “sessisti e misogini” sulle loro piattaforme.
L’appello all’azione giunge in un momento in cui la disinformazione e i “deepfakes pornografici”, cioè immagini o video falsi creati dall’intelligenza artificiale, sono proliferati sulle piattaforme negli ultimi anni.
Almeno il 90% delle vittime di questi contenuti creati a loro insaputa sono donne, sottolineano le associazioni, aggiungendo che “donne, transgender e persone non binarie sono particolarmente a rischio di subire le conseguenze dannose di questi contenuti creati dall’intelligenza artificiale”. Di conseguenza, i social network “devono agire subito, in modo che tutti si sentano sicuri online”, esorta Leanna Garfield, dell’associazione firmataria GLAAD.
Nella loro lettera, che sarà resa pubblica oggi, le organizzazioni hanno formulato una dozzina di raccomandazioni. Tra le misure proposte vi sono la sospensione da parte dei social network dei trasgressori recidivi, l’implementazione di un sistema di rilevamento da parte di terzi e l’introduzione di un sistema di controllo per la sicurezza.
Questi contenuti “ci mettono a tacere online, violano il nostro diritto di controllare la nostra immagine e distorcono le nostre elezioni”, sottolinea Jenna Sherman, dell’organizzazione femminista americana UltraViolet, che ha anche firmato. Il riferimento è al diluvio di contenuti sessisti e di false accuse che hanno afflitto Kamala Harris, la candidata democratica alle elezioni presidenziali statunitensi, da quando è entrata in corsa per la Casa Bianca. (AGI)