La Procura di Milano ha aperto un’inchiesta sui cartelli antisemiti apparsi nel corteo di sabato a Milano. In essi Liliana Segre e altre cinque persone venivano definiti “agenti sionisti”. Dopo aver ricevuto l’informativa della Digos, nelle prossime ore sarà formalizzata l’ipotesi di reato di ‘propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa’. I nomi indicati dagli investigatori sono due. Uno è quello di chef Rubio che non era al corteo ma lo stesso giorno, parlando a un incontro organizzato dai Carc, ha detto: “Se c’è qualcuno che non dorme la notte ed è in grado di selezionare dei muri dove sa che all’interno di quelle case abitano degli agenti sionisti: 3,80 euro di bomboletta e comincia a scrivere”. (AGI)