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C.sinistra: Magi, errore remissività Pd a prevaricazioni M5s

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«Tutti invocano l’unità, ma si costruisce con lealtà e metodo politico. Quando ho partecipato alla festa nazionale di Avs con gli altri leader, oltre a porre la questione ucraina e del referendum di cittadinanza, ho proposto un tavolo permanente, un luogo nel quale non si nascondano le differenze ma si affrontino politicamente, per capire fino a che punto si possano colmare le distanze. Ma se ogni differenza è un veto, un vessillo identitario, allora si è votati alla sconfitta”. Riccardo Magi lancia l’allarme dall’intervista a Repubblica in cui osserva anche che “la primavera referendaria che ci aspetta ci obbligherà, fortunatamente, a prendere posizioni chiare e nette su questioni fondamentali. Partiamo da qui, da un campo referendario».
Su M5s il segretario di +Europa osserva che “Conte non ha ancora chiarito se è quello dei decreti Sicurezza firmati con Salvini o un altro” e avverte che “tutto ciò non aiuta a ricostruire un rapporto di fiducia con l’elettorato, che non vuole questi scontri ma un’alternativa di governo».
Magi auspica un confronto demandato al Pd dicendo che «il principale partito ha questo peso, a tutti gli altri la responsabilità di parteciparvi sapendo che è un momento che non si può far fallire» ed è ancora ai dem che guarda parlando di «un eccesso di prudenza e accettazione di prevaricazioni del M5s. Direi quasi un Pd remissivo. E questo penso sia stato un errore politico. La spregiudicatezza la vedo più nel M5s, che ha più volte bombardato e danneggiato – accusa – i tentativi di costruire una politica unitaria». (AGI)