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Renzi: Conte usa me per attaccare Schlein

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“Conte non ancora metabolizza che io gli abbia preferito Draghi a Chigi. Mi hanno chiesto di pentirmi ma non ci penso proprio: aver portato Draghi al posto di Conte mi rende orgoglioso. Sul passato abbiamo idee diverse che io non rinnego anzi. Draghi ha salvato il Paese e abbiamo fatto bene sostenerlo. Conte è ossessionato da me, capisco. Ma è un problema suo: io vivo di sogni non di ossessioni” Lo dice, intervistato dal Corriere della Sera, leader di Italia viva Matteo Renzi, che sottolinea come Conte abbia messo il veto sul suo partito nell’alleanza in Liguria: “Ha vinto il braccio di ferro costringendo sulla difensiva il Pd di Schlein e il candidato Orlando. E dire che Orlando aveva già firmato la lista. Non drammatizzo: ci sta che in qualche territorio non si supereranno i veti. Vedremo alla fine quanti voti prenderà la lista del M5s in Liguria. E poi faremo i conti”.
Conte “usa me per attaccare anche Schlein: lui vuole indebolire la segretaria del Pd – aggiunge Renzi – i prossimi mesi diranno se il centro sinistra è guidato dagli appelli di Schlein o dai veti di Conte. A me interessa costruire un’alternativa alla Meloni e Salvini. L’alternativa si costruisce partendo dai contenuti”.
Dice Conte che lei non è di centro sinistra. “E chi lo decide? Lui? Lui che firmava i decreti Salvini sull’immigrazione mentre io firmavo le unioni civili? Lui che tifa Trump mentre noi stiamo con Kamala Harris? Lui che ha bloccato la Diciotti come Salvini ha fatto con l’Open Arms. Se Salvini è colpevole per Open Arms, sono altrettanto colpevoli Conte e Toninelli per la Diciotti. Comunque Conti è la stampella di Meloni l’abbiamo visto anche sulla Rai. Appena vede mezza poltrona si butta”, la risposta del leader di Iv.
Quanto alle accuse di usare le istituzioni per fare affari, “in giro per il mondo chi fa business sa che stare nelle istituzioni non è vantaggioso. Meglio non essere persona politicamente esposta. Ma il punto è un altro, Conte è così è accecato dal rancore che non si capacita che nel mondo ci sia chi paga per ascoltarmi. A lui questa cosa non succede, perché è così poco autorevole anche come ex premier che non lo chiama nessuno”. (AGI)
LIL