Ad attendere i campioni olimpici ci sono studenti, mamme, sportivi, curiosi e persino qualche turista: tutti pronti a sfoderare telefonino, carta e penna per guadagnarsi il ricordo della giornata. “Siamo onnivori”, dice Nico “a noi basta l’autografo di uno dei tanti campioni”. C’è chi invece ha delle preferenze. Come la 15enne Vittoria che sfodera un ritratto della pallavolista Anna Danesi. Tra i tanti in attesa c’è anche Francesco cullato dalla madre su un passeggino. Ha appena tre mesi ed è nato nei giorni in cui il padre, Tammaro Cassandro arrivava quarto nello skeet. Medaglia di legno e invito – insieme agli altri campioni ‘quarti’ – al Quirinale per la prima volta.
“ItalNuoto Rocks, Greg The Best”, sono i due cartelli esposti in piazza da madre e figlia. Entrambe erano a Parigi per seguire le imprese di Gregorio Paltrinieri che al termine della cerimonia al Quirinale non si è sottratto al ‘suo’ pubblico.
Intanto, a margine dell’evento, Tamberi riassume così la sua giornata: “Quando presentavano le medaglie – ho preso la mano di Ambra perchè stavo provando una sensazione di tristezza e rammarico e sapevo che lei stava provando le stesse cose. Abbiamo vissuto una Olimpiade molto simile. Alla fine il Presidente ha fatto una cosa bellissima nel ricordare la nostra gara, la nostra voglia di provarci fino alla fine. Penso che sia questa la cosa più importante: non soffermarsi sulla sfortuna di quello che è successo ma sulla nostra volontà a tutti i costi di andare oltre l’ostacolo e di superarlo”. Le prossime Olimpiadi a Los Angeles? “Ho finito sette giorni fa di gareggiare e mi sono promesso che prima di dichiarare qualcosa devo staccare, non voglio prendere decisioni di pancia. Quando diro’ una cosa, sara’ quella. Se voglio arrivare a Los Angeles non posso dire ‘vediamo anno per anno’. Voglio fermarmi e capire quanto ho dentro da voler dare”, risponde Gimbo.
Occhiali da sole e piglio sicuro entra in scena anche Thomas Ceccon: “voglio andare in Australia per un periodo. Spero che si possa organizzare. Voglio cambiare metodo di allenamento”, annuncia il campione olimpico nei 100 metri dorso.
Partono i pullman e la piazza si svuota di telecamere e taccuini. Rimangono i tifosi a scambiarsi i messaggi con la foto ‘trofeo’ della giornata. Prima stringe la mano, nel Salone dei Corazzieri ad Ambra Sabatini (“abbiamo condiviso le stesse emozioni”) poi, sciarpa Tricolore al collo, corre verso i tifosi raccolti in piazza del Quirinale. “Grande sognatore”, “ora basta dieta, ti sei guadagnato una carbonara…”. Il gruppo di supporter, tra selfie e applausi, accoglie così Gianmarco Tamberi conclusa la cerimonia di restituzione della bandiera italiana dagli atleti di ritorno dai giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi.
L’atleta azzurro, insieme a Sabatini ha ricevuto da Sergio Mattarella la ‘medaglia’ all’affetto e alla generosità. Gimbo gareggiò, infatti, a Parigi nonostante un forte attacco di coliche renali, finendo lontano dal podio. Sogno sfumato anche per la campionessa paralimpica Ambra Sabatini che da super favorita mancò la medaglia dopo una caduta negli ultimi metri della finale dei 100 metri piani T63. “Il Presidente ha fatto una cosa bellissima nel ricordare la nostra gara, la nostra voglia di provarci fino alla fine. Mi è capitato più volte nella mia carriera – ricorda l’atleta azzurro – di cadere e ho imparato a rialzarmi, questa penso che sia la lezione più importante che lo sport mi potesse dare”, sottolinea Tamberi. (AGI)