“La potenziale necessità al momento di maggiore liquidità per il Fondo di risoluzione, è stato molto dibattuta tra i diversi Stati dell’Unione bancaria ed è stato raggiunto accordo che è stato accettato da venti dei ventuno membri dell’Unione bancaria. Sarò molto chiaro: stiamo attuando il quadro che ci è stato dato. Se ci fosse un ulteriore sostegno di liquidità in caso di crisi, saremmo grati. Se vi è l’impossibilità di farlo saremo meno equipaggiati per gestire i rischi di liquidità di qualsiasi potenziale crisi da fallimento di un grande istituto. Abbiamo a oggi 78 miliardi di euro nel Fondo di risoluzione unico e questo vuol dire che in situazione normale la necessità di liquidità può essere gestita per un numero delle nostre banche, per le banche di medie dimensioni la necessità di liquidità dovrebbe essere inferiore a questo ammontare. Ma è vero che ci sono casi per cui la necessità potrebbe essere più alta ed è questa la ragione per cui sarebbe assolutamente necessario e per questo mi auguro che ci sia la firma dalla riforma del trattato del Mes il prima possibile perché effettivamente migliora il nostra quadro”. Lo ha affermato Dominique Laboureix, capo del Single Resolution Board in audizione in commissione Affari economici al Parlamento europeo. (AGI)