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Lavoro: Uil, saldo positivo ma troppi segnali negativi da Inps

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“Pur in presenza di un saldo positivo tra attivazioni e cessazioni dei rapporti di lavoro, vediamo tanti, troppi, segnali negativi sul versante occupazionale che emergono dai dati Inps riferiti al I semestre 2024”. È quanto ha dichiarato la segretaria confederale della Uil Ivana Veronese.
“Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno”, ha precisato la sindacalista della Uil, “diminuisce il numero dei rapporti di lavoro attivati e cresce il quantitativo di cessazioni di natura economica (licenziamento per motivo oggettivo) e per scadenza di contratti a termine. In flessione gli avviamenti al lavoro con il contratto a tempo indeterminato e apprendistato, a cui si accompagna un aumento dell’incidenza dei contratti temporanei che arriva all’80% e del part time al 36,5%””.
“Quello che ci dicono questi dati”, ha sottolineato Veronese, “è che siamo di fronte a un aumento della insicurezza lavorativa delle lavoratrici e dei lavoratori: si assume di meno e con forme di lavoro temporanee. Così come deve far riflettere la crescita dell’incidenza del lavoro a tempo parziale che vede interessati soprattutto coloro che hanno contratti temporanei, ampliando il numero dei cosiddetti working poor”.
“Precarietà e lavoro povero, spesso si accompagnano al non rispetto di norme su salute e sicurezza. Ma per sconfiggere la precarietà e le morti sul lavoro”, ha concluso la segretaria confederale, “serve la volontà politica di farlo. C’è questa volontà? Alla politica la risposta”. (AGI)