La sostenibilità economica e sociale della filiera agroindustriale nazionale rappresenta un fattore di stimolo e di grande attenzione per Danone Italia che ha scelto di valorizzare il tema della parità di genere uscendo dalle proprie porte e parlando a tutte le realtà del comparto, anche le più piccole e legate ai territori. Per questo, nell’ambito del G7 Agricoltura e Pesca in programma dal 21 al 29 settembre 2024 a Ortigia, nella città di Siracusa, Danone Italia promuove il proprio impegno verso le persone e sarà presente con un panel dal titolo “La sostenibilità economica e sociale di Danone Italia e della sua filiera” e con il Family Pit Stop Danone, per presentare ciò che sta facendo ed essere di ispirazione per altre realtà.
In Italia, l’occupazione femminile registra ancora molte criticità: solo il 55% delle donne di età compresa tra i 20 e i 64 anni lavora, a differenza della media UE, che registra un tasso di occupazione femminile pari al 69,3%1. Scenario che evidenzia la scarsa partecipazione delle donne al mercato del lavoro nel nostro Paese, il cui tasso di occupazione risulta essere quello più basso tra gli Stati UE, con circa 14 punti percentuali al di sotto della media. Divario che permane anche nel rapporto tra la popolazione maschile e quella femminile in ambito lavorativo: le donne occupate, infatti, sono circa 9,5 milioni, mentre gli uomini occupati sono circa 13 milioni. A questo si deve aggiungere che una donna su cinque fuoriesce dal mercato del lavoro a seguito della maternità.
Danone sottolinea come favorire la parità di genere, l’occupazione e la crescita professionale femminile non rappresenta soltanto un’urgente istanza sociale, ma offre molteplici opportunità. La Banca d’Italia stima che il calo demografico avrà un impatto sul PIL pari al 7.6% nel 2050. Se il tasso di occupazione femminile raggiungesse quello maschile entro il 2040, la perdita del PIL sarebbe solo del 1,7%. Promuovere concretamente una maggiore occupazione femminile significa, dunque, dar vita a un circolo virtuoso, capace di generare maggiore produttività, maggiore competitività e, da ultimo, maggiore natalità. Il tasso di natalità dell’Italia è molto basso, pari al 1.25 rispetto al 1.53 media europea. (AGI)