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Fisco: Turco (M5s), la destra aggiunge ignobile condono

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“La vicenda del concordato preventivo fiscale, quello che si sarebbe dovuto rivelare un fiore all’occhiello della sbrindellata riforma tributaria del Governo, sta avendo sviluppi economicamente sempre più aberranti. Per ovviare all’inutilità dello strumento, alla sua maldestra costruzione, alla sua insipiente scrittura, alla sua bocciatura da parte del 90% delle partite Iva a cui sarebbe diretto, adesso il centrodestra tenta il tutto per tutto cercando di trasformarlo in un mega condono per gli anni 2018-2023. Il tutto in un emendamento al Dl Omnibus all’esame del Senato”. Lo afferma il senatore Mario Turco, vicepresidente del M5s e coordinatore del Comitato pentastellato su economia, lavoro, imprese. “Non solo quindi – prosegue – un’aberrante flat tax incrementale per chi dichiara maggiori redditi nel biennio 2024-2025, precedentemente introdotta, ma adesso anche un’ignobile sanatoria sul pregresso. E’ il disperato tentativo di far funzionare uno strumento da cui dovrebbe derivare una parte delle coperture necessarie a sostenere un presunto taglio dell’Irpef sul ceto medio. Ma la deriva è evidente. Se il Governo – sottolinea ancora Turco – vuole risorse vere cancelli il concordato e tassi gli extraprofitti bancari, sui quali si stanno consumando penose faide all’interno della maggioranza; potenzi la digital tax sui colossi del web; tassi come si deve la speculazione finanziaria ad alta frequenza; cominci a tagliare i sussidi ambientalmente dannosi; eserciti a Bruxelles quella clausola del nuovo Patto di stabilità che permette di ricalcolare il Pil potenziale e che potrebbe far risparmiare all’Italia fino a 15 miliardi di euro l’anno. Il M5s – conclude il parlamentare M5s – presenterà emendamenti in tal senso per recuperare risorse vere a beneficio della sanità, degli stipendi degli insegnanti, degli investimenti, del lavoro e delle pensioni”. (AGI)