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Animali: Torto (M5S), abbattimento cervi Abruzzo, interrogazioni

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Il deputato Daniela Torto (M5s) ha depositato un’interrogazione al ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e al ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare e un’ulteriore interrogazione al ministro della Cultura e al ministro del Turismo in merito alle recenti azioni della Regione Abruzzo riguardanti l’abbattimento dei cervi, sottoscritte anche dai Capogruppo delle commissioni Ambiente e Agricoltura della Camera dei Deputati e il già ministro dell’Ambiente Sergio Costa. “Nonostante le numerose proteste e la raccolta firme, che ha superato oltre le centomila firme, da parte delle associazioni ambientaliste e della cittadinanza, il governo regionale sembra intenzionato a proseguire con l’abbattimento indiscriminato dei cervi. Un atteggiamento inaccettabile e irresponsabile che mina gravemente l’equilibrio dell’ecosistema e la tutela della biodiversità”, spiega.
“È doveroso che il governo intervenga per fare chiarezza su questa vicenda. La relazione presentata dalla Regione Abruzzo appare piena di incongruenze e non fornisce giustificazioni sufficienti a sostenere un piano di gestione così drastico. Ci troviamo di fronte a un’operazione che potrebbe avere gravi ripercussioni non solo sulla fauna selvatica, ma anche sul patrimonio culturale e naturale del nostro territorio”, aggiunge.
Con queste interrogazioni, Torto chiede ai ministri competenti di verificare la correttezza delle procedure seguite dalla Regione e di valutare se siano state rispettate tutte le norme di tutela ambientale e culturale. Inoltre, si chiede se siano state considerate alternative meno invasive e più sostenibili per la gestione della popolazione dei cervi. “La difesa del nostro patrimonio naturale e culturale deve essere una priorità per tutte le istituzioni. Non possiamo permettere che scelte così impattanti vengano prese senza una trasparente e accurata valutazione delle conseguenze. Mi auguro che il governo ascolti le istanze del territorio e intervenga per fermare questa scellerata gestione della fauna selvatica in Abruzzo”, conclude. (AGI)