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F1: delirio rosso a Monza, Leclerc trionfa davanti a McLaren

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Delirio rosso a Monza. Il Gran Premio d’Italia lo vince Charles Leclerc, protagonista di una gara letteralmente fantastica. Scelta tattica eccellente quella di ridurre da due a una le soste per il cambio gomme, recuperando così il gap dalla McLaren. “Noi non potevamo fare una sola sosta” ha ammesso, allargando le braccia, Lando Norris mentre la Ferrari ha azzardato e le è andata bene. “La strategia adottata è stata buona. Ci siamo attenuti al nostro piano che era rischioso, poiché avremmo fatto, altrimenti, 3°-4° posto. Invece tutto è andato bene ed abbiamo anche vinto – sorride sornione il team principal della Ferrari, Frederic Vasseur – Bisognava prendere dei rischi e in questo lavoro devi gestirli. Negli ultimi 10 giri, quando il vantaggio si riduceva, facevamo calcoli ogni giro e ci sentivamo sempre più al sicuro”. La McLaren, confusa nei ruoli tra Norris e Piastri, non è riuscita a vincere nonostante fosse la più forte. “La Ferrari ha fatto un lavoro migliore” ha glissato un Norris nervoso quanto Piastri con l’australiano che ha riconosciuto la forza di Leclerc: “Ha adottato una strategia migliore ed ha vinto con merito”. Nella festa Ferrari la delusione di un Carlos Sainz che il prossimo anno saluterà la Rossa: “La vittoria è al 99% di Charles che ha fatto un grande lavoro” ha affermato lo spagnolo, visibilmente cupo nonostante l’ottimo quarto posto e il cui lavoro di ‘tappo’ sulle McLaren che inseguivano è stato decisivo. Chi è parso in difficoltà è stato invece Max Verstappen, sesto alle spalle anche di Hamilton. “Abbiamo avuto un problema al motore che ci ha fatto abbassare la potenza. Certamente abbiamo limitato i danni ma il sesto posto non ci soddisfa per niente” ha chiosato l’olandese, che in ottica Mondiale limita i danni anche se Norris rosicchia qualcosa. Leclerc consolida il terzo posto e si gode l’abbraccio della marea rossa. “L’atmosfera era incredibile. Io, come pilota, non dovrei avere nessuna emozione ma prima di essere un pilota sono un uomo e vincere a Montecarlo e, soprattutto, qua a Monza, cioè in casa mia, davanti ai nostri tifosi, è una cosa fantastica. Questi sono ricordi che porterò per sempre nel mio cuore”. Prossima tappa, fra due settimane, Baku dove non ci sarà Kevin Magnussen: il contatto con Gasly gli costa 2 punti sulla superlicenza, raggiunto il massimo di 12 e, in attesa dei ricorsi, ecco la squalifica per un Gp, la prima da quando questo regolamento è stato introdotto nel 2014. (AGI)
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