Dopo i recenti fatti di Piacenza, situazione incandescente anche nel carcere bolognese della Dozza dove, in seguito ad una lite tra detenuti, sono rimasti feriti alcuni agenti penitenziari. Lo denuncia il Sappe, il sindacato autonomo di Polizia Penitenziaria. Secondo quanto riferisce Francesco Campobasso, segretario Sappe per l’Emilia-Romagna , “presso il secondo piano giudiziario, un detenuto extracomunitario, dopo un acceso litigio con altri reclusi del reparto, è andato in escandescenza ed ha iniziato a inveire anche contro il personale di polizia operante. Due agenti sono stati colpiti con una mazza occasionale e uno di questi ha riportato traumi alla schiena tanto da doversi recare al Pronto soccorso”. Per il Sappe, si tratta di eventi ” che destabilizzano l’ordine, la sicurezza e la serenità del personale operante presso la Casa Circondariale di Bologna”. “Si rende per tanto indispensabile – spiega il sindacalista – auspicare che i competenti Uffici ministeriali dispongano l’immediato trasferimento fuori regione degli aggressori”.
“Tre agenti intervenuti sono rimasti feriti e hanno dovuto fare ricorso alle cure mediche in ospedale – racconta Giovanni Battista Durante Segretario generale aggiunto Sappe –
Uno di loro è stato colpito con un bastone e un altro con un pugno in faccia. La situazione nelle carceri italiane è sempre più grave. È necessario intervenire con misure drastiche, per evitare che tutto degeneri sempre di più”.
Per Donato Capece, segretario generale del Sappe, “è necessario intervenire sulla carenza di organico, sulle aggressioni al personale di Polizia penitenziaria, sull’adeguamento delle risorse contrattuali e la dotazione del Taser e della tecnologia a supporto della sicurezza”. Nel corso del 2023, sottolinea il sindacato, all’interno delle carceri si sono registrati 1.760 casi di violenza e 8.164 atti di minaccia, ingiuria, oltraggio e resistenza. (AGI)