Un migrante, durante le operazioni di soccorso della capitaneria di porto, è caduto in mare ed è morto annegato. La tragedia è avvenuta poco prima che la capitaneria di porto arrivasse al largo di Lampedusa, dove si trovava il barcone con altre 145 persone che sono state tratte in salvo e fatte sbarcare sul molo Favaloro.
Il natante, partito dal porto libico di Sabratah, in Libia, è stato inizialmente soccorso dall’equipaggio della ong Astral che ha distribuito a tutti i migranti i giubbotti di salvataggio, nell’attesa che arrivassero le motovedette della guardia costiera. A bordo bengalesi, marocchini, pakistani e siriani: molti di loro presentano sintomi di disidratazione.
In precedenza erano arrivati altri tre gruppi per un totale di 140 persone che portano a sei, nella giornata, gli approdi sull’isola, per un totale di 364 migranti.
Il primo barchino arrivato nel pomeriggio, con 58 egiziani, siriani e marocchini, è stato soccorso dalla ong Nadir che li ha trasportati al molo commerciale. Il secondo, con 12 egiziani e siriani, è stato avvistato e soccorso dalla motovedetta V836 della guardia di finanza. Infine, un gommone di 12 metri, con 70 (35 donne e 5 minori) bengalesi, egiziani, eritrei, pakistani e siriani è stato soccorso dalla ong Humanity che ha poi trasbordato il gruppo su una motovedetta della guardia costiera. All’hotspot, al momento, ci sono 527 ospiti. In 193, in serata, verranno accompagnati al porto e imbarcati sul traghetto di linea Veronese che arriverà all’alba di domani a Porto Empedocle. (AGI)