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Alzheimer: sintomi legati inquinamento, farmaco funziona su topi

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(NOTIZIA CON EMBARGO ALLE 13.00 del 12 agosto) La somministrazione del farmaco GSM-15606 potrebbe fornire una protezione efficace contro i sintomi dell’Alzheimer legati all’inquinamento atmosferico. A suggerirlo uno studio, pubblicato sulla rivista Alzheimer’s & Dementia: The Journal of the Alzheimer’s Association, condotto dagli scienziati dell’Università della California del Sud. Il team, guidato da Caleb Finch, ha utilizzato un modello murino per valutare l’effetto protettivo di un approccio farmacologico contro i sintomi della malattia di Alzheimer legati alla bassa qualità dell’aria. Il gruppo di ricerca ha analizzato per diversi anni le conseguenze dell’inquinamento atmosferico, e in particolare del particolato fine, sul cervello.
Diversi lavori precedenti hanno dimostrato che la qualità dell’aria ha un impatto considerevole sul declino cognitivo. In particolare, spiegano gli esperti, l’esposizione all’inquinamento favorisce la formazione di placche amiloidi, ammassi di peptidi aggregati Aβ42 che si formano tra le cellule nervose del cervello nei pazienti con Alzheimer. Nel nuovo studio, gli autori hanno dimostrato che il farmaco specifico GSM-15606, un modulatore della gamma-secretasi, può proteggere la materia cerebrale dagli effetti dell’inquinamento. Nell’ambito del lavoro, i ricercatori hanno somministrato il medicinale a un gruppo di topolini per otto settimane, durante le quali gli animali sono stati regolarmente esposti all’inquinamento atmosferico sotto forma di nanoparticolato ambientale (nPM) o particelle di scarico diesel (DEP). Stando a quanto emerge dall’indagine, gli esemplari che avevano ricevuto GSM-15606 erano associati a tassi molto più bassi di Aβ42 rispetto al gruppo di controllo.
“La gamma secretasi è necessaria per le normali funzioni dell’intero corpo – commenta Finch – per cui il farmaco è stato progettato per modulare, ma non inibire, la produzione di Aβ42. Speriamo che il nostro lavoro possa aprire la strada allo sviluppo di un nuovo approccio protettivo per un’ampia fascia di popolazione”. (AGI)
SCI/CAU