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Sostenibilità:Confagri-XFarm, progetto agricoltura rigenerativa

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XFarm Technologies, la tech company che punta alla digitalizzazione del settore agroalimentare, e Giovani di Confagricoltura – ANGA, lanciano un progetto incentrato sull’agricoltura rigenerativa, con il supporto di dss+, società di consulenza esperta nel settore. L’obiettivo è testare e valutare l’efficacia delle pratiche proprie di questo sistema di gestione dei terreni agricoli, e quindi definire delle linee guida rispetto alla loro implementazione nei vari ambiti produttivi. 32 le aziende selezionate in tutta Italia per una sperimentazione che le vedrà protagoniste per i prossimi tre anni. Seminativo, risicolo e frutticolo (olivicoltura e viticoltura) i settori coinvolti. Alla base della selezione delle 32 aziende che prenderanno parte alla sperimentazione, l’invio, ad inizio 2024, di un questionario a tutti i consociati di ANGA, creato insieme a dss+ e volto a inquadrare le aziende associate sia dal punto di vista strutturale e organizzativo che agronomico. Le realtà aziendali selezionate verranno dotate della piattaforma Hubfarm sviluppata da Confagricoltura proprio in collaborazione con xFarm Technologies e nata per raccogliere, gestire e condividere informazioni agronomiche e dati utili alle imprese agricole. Un progetto, quello di Hubfarm, che si inserisce in un ampio piano di supporto alla transizione digitale nel settore agricolo, volta anche ad un’incrementata sostenibilità, in linea con i piani di sviluppo nazionali ed europei. Il questionario è stato somministrato a oltre 900 imprese agricole giovanili di tutta Italia, e ha permesso di ottenere informazioni sulla loro maturità rispetto alle pratiche di agricoltura rigenerativa e la prospettiva di avviare percorsi in questo senso. Per quanto concerne le pratiche agronomiche, i risultati emersi raccontano di come il 50% dei risponditori applichi una rotazione minore di due anni (25% mono-successione) e il 28% utilizzi in maniera sistemica le colture di copertura (cover-crops), mentre il 65% dichiara di utilizzare ammendanti organici. Il 95% ritiene necessario intraprendere un cambiamento verso pratiche più sostenibili e il 67% afferma di aver già avviato un percorso in questo senso. Le aziende selezionate (11 nel Nord-Est, 8 nel Nord-Ovest, 7 nel Centro, 6 nel Sud e nelle Isole) inizieranno un percorso di agricoltura rigenerativa, la cui implementazione comincerà in occasione dell’inverno 2024/2025. In questa prima fase, che ha preso avvio nel marzo 2024, i tecnici di xFarm Technologies e dss+, in accordo con i consociati ANGA, stanno pianificando e portando avanti le attività di campionamento e analisi del suolo atte a rilevare le condizioni dei terreni prima di implementare le nuove pratiche di agricoltura rigenerativa (il cosiddetto “tempo zero”), in modo da verificarne l’efficacia nel migliorare la salute del terreno, in particolare per quanto concerne il contenuto di carbonio organico (SOC, Soil Organic Carbon). Al fine di catturare la variabilità dei terreni ma al tempo stesso contenere i costi di campionamenti ed analisi, i punti di campionamento verranno individuati tramite delle mappe di caratterizzazione del suolo elaborate grazie ad un’analisi satellitare dell’area di studio e ad accurati modelli statistici. Successivamente, nel corso di attività di workshop di co-design, gli agricoltori verranno coinvolti nell’identificazione di un set di pratiche agricole rigenerative da adottare nei loro contesti aziendali. Alla fine del percorso, che avrà una durata minima di 3 anni, sulla base delle osservazioni raccolte e delle nuove analisi del suolo, verranno definiti dei protocolli di agricoltura rigenerativa adatti ai diversi focus produttivi analizzati durante il progetto. (AGI)