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Papa: gesti concreti di vicinanza per il prossimo

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“Pensando a voi, e adesso guardandovi, questo “con te” si riempie di nuovi significati! Vorrei dirvi quelli che ho trovato più belli e più importanti” è il pensiero del Papa.
“Il ‘con te’ di Gesù, grazie al suo amore, diventa il mio, il tuo, il nostro “con te” che possiamo donare agli altri”, ha proseguito Bergoglio, “Così si può realizzare il suo comandamento: “Amatevi come io vi ho amati”. Se tu ministrante custodisci nel tuo cuore e nella tua carne, come Maria, il mistero di Dio che è con te, allora diventi capace di essere con gli altri in modo nuovo. Anche tu – grazie a Gesù, sempre e solo grazie a Lui – anche tu puoi dire al tuo prossimo “sono con te” non a parole, ma nei fatti, con i gesti, con il cuore, con la vicinanza concreta: piangere con chi piange, gioire con chi gioisce, senza giudizi e pregiudizi, senza chiusure, senza esclusioni. Anche con te, che non mi sei simpatico; con te, che sei diverso da me; con te, che sei straniero; con te, da cui non mi sento capito; con te, che non vieni mai in chiesa; con te, che dici di non credere in Dio”.
“Ragazzi, ragazze, che grande mistero in queste due paroline: con te! Grazie a chi le ha scelte, e soprattutto grazie a voi di essere venuti qui, pellegrini, a condividere la gioia di appartenere a Gesù, di essere servitori del suo Amore, servitori del suo Cuore ferito che guarisce le nostre ferite, che ci salva dalla morte, che ci dona la vita eterna”, ha concluso il Papa. Incontrando decine di migliaia di giovani ministranti convenuti oggi a Piazza San Pietro, Papa Francesco ha esortato ad essere vicini agli altri “non a parole, ma nei fatti, con i gesti, con il cuore, con la vicinanza concreta: piangere con chi piange, gioire con chi gioisce, senza giudizi e pregiudizi, senza chiusure, senza esclusioni. Anche con te, che non mi sei simpatico; con te, che sei diverso da me; con te, che sei straniero; con te, da cui non mi sento capito; con te, che non vieni mai in chiesa; con te, che dici di non credere in Dio”.
Davanti al Papa i partecipanti al XIII Pellegrinaggio dell’Associazione Internazionale dei Ministranti (Coetus internationalis ministrantium – CIM), dal 29 luglio al 3 agosto, sul tema: “Con te”.
“Piazza San Pietro è sempre bella, ma con voi è ancora più bella! Grazie! Grazie di essere venuti a Roma; forse per qualcuno di voi è la prima volta. Benvenuti! Willkommen! “, ha detto loro il Pontefice , “Mi colpisce il tema del vostro pellegrinaggio: “Con te”. “Mit dir”. “With you”. Sapete perché mi colpisce? Perché dice tutto in due parole. È bellissimo, e lascia spazio alla ricerca, a trovare i significati possibili. Con te. È un’espressione che racchiude il mistero della nostra vita, il mistero dell’amore. Quando un essere umano viene concepito nel grembo, la mamma gli dice o le dice: “Non temere, io sono con te”. Ma misteriosamente anche la mamma sente che quella piccola creatura le dice: “Sono con te”. E questo, in modo diverso, vale anche per il papà”.(AGI)