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Siccità: nel Nisseno acqua a animali con autobotte. Sos sindaco

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In provincia di Caltanissetta, l’acqua nelle campagne per dare da bere agli animali e per sostenere le aziende zootecniche, nel cuore della Sicilia, dove l’emergenza idrica morde più che mai, viene portata, oramai da settimane, dalla forestale con un’autobotte. Non mancano le difficoltà legate al numero delle aziende in sofferenza e dall’estensione del territorio. Il Consorzio di Bonifica, Caltaqua, la società che nel nisseno gestisce il servizio di erogazione e distribuzione idrica, e il sindaco di Caltanissetta, Walter Tesauro, stanno lavorando per creare dei collegamenti con la conduttura per aiutare tutte quelle aziende che non riescono a captare acqua, così come è già stato fatto in altre zone del territorio provinciale. Questo quanto emerso da un vertice svoltosi ieri in prefettura e presieduto dal prefetto Chiara Armenia. Nel contempo, i sindaci di San Cataldo e Caltanissetta hanno assicurato che dalla prossima settimana saranno operative due nuove autobotti che potranno offrire ulteriore supporto nelle attività di rifornimento delle zone meno servite. Il prefetto, li ha anche esortati a proseguire incessantemente nella ricerca ed esplorazione di pozzi o di nuove sorgenti. Intanto il sindaco Tesauro lancia un appello. Il primo cittadino ha invitato coloro che posseggono pozzi a dare la loro disponibilità nel mettere a disposizione di Caltaqua la loro fonte di approvvigionamento per garantire, assieme ad altre iniziative, una soluzione minima alla distribuzione dell’acqua in città. “Caltaqua – spiega Tesauro – valutando i requisiti dell’acqua potrà contrattualizzare questo rapporto, riconoscendo al cittadino che mette a disposizione il pozzo un rientro economico. I pozzi dovranno essere in prossimità delle condutture. Sono certo della sensibilità di tutti voi cittadini. È solo una strada delle tante che stiamo percorrendo per cercare di arginare il problema. Nelle prossime ore verranno date maggiori informazione su questa iniziativa condivisa con la prefettura di Caltanissetta”. A Gela la situazione è meno drammatica, perché è stato attivato il pozzo Pantanelli. Entro ottobre arriverà altra acqua dalla sorgente Bubbonia, i cui lavori sono già iniziati e finanziati per tre milioni di euro dalla Cabina di Regia Regionale per l’emergenza idrica. L’acqua viene erogata ogni due giorni, tuttavia la pressione rimane bassa e vi sono delle criticità soprattutto lungo la condotta di Spinasanta bassa. Per far fronte alle difficoltà dei soggetti fragili, è attiva un’autobotte. (AGI)