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Campobello di Licata, il paese senza più scuole. Sos sindaco

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Verrebbe da dire che non è un paese per bimbi. Vito Terrana, da un mese esatto sindaco di Campobello di Licata, è alle prese con una gravissima emergenza scuole: le recenti verifiche di vulnerabilità sismica hanno stabilito che i sei plessi di Campobello di Licata non sono agibili, perciò sono stati chiusi. Così 800 alunni sono rimasti senza classi e a settembre potrebbero essere costretti a fare lezione per strada. Oggi ha scritto, chiedendo aiuto, al presidente della Regione, Renato Schifani, al prefetto di Agrigento Filippo Romano, all’assessore regionale all’Istruzione, Mimmo Turano, all’intera deputazione regionale agrigentina, al dirigente generale del Dipartimento regionale della Protezione civile Salvo Cocina, al direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale Giuseppe Pierro.
“A seguito delle verifiche di vulnerabilità sismica degli edifici scolastici della città, appaltate alla ditta Dismat srl, di Canicattì, è stata definita l’inagibilità di tutti gli edifici – ha scritto il sindaco nella lettera alle autorità – a causa delle riscontrate gravi carenze strutturali. Il commissario protempore di conseguenza ha ordinato la chiusura immediata degli istituti scolastici”. In particolare gli edifici coinvolti in totale sono sei; di questi solamente in tre risulta possibile intervenire per il ripristino delle condizioni minime di sicurezza in grado di garantire la riapertura. Gli interventi urgenti, finalizzati a garantire l’apertura dell’anno scolastico entro settembre, hanno un costo complessivo stimato di 700 mila euro. “Questa amministrazione comunale – aggiunge il sindaco di Campobello di Licata – non può fare fronte all’intera somma, ma si è già fatta carico di finanziare con il proprio bilancio un primo intervento manutentivo di 70 mila euro per garantire l’accesso completo ad un istituto scolastico. Tenendo conto che questa amministrazione si è insediata 12 giugno a seguito di nuove elezioni e da subito si è interessata della grave situazione, si chiede un intervento straordinario e di somma urgenza, al fine di finanziare gli interventi di adeguamento strutturale puntuale, pari a 700 mila euro per garantire la dotazione necessaria di 47 classi su tre edifici della scuola dell’obbligo”. (AGI)
MRG