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Usa: tempesta tropicale Beryl in arrivo in Texas

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Il Texas si prepara all’arrivo della tempesta tropicale Beryl, che rischia di trasformarsi in uragano. Parti della costa dello Stato sono state evacuate a causa degli avvertimenti di inondazioni e interruzioni di corrente. Il National Hurricane Center degli Stati Uniti ha dichiarato nel suo ultimo aggiornamento che i venti stavano raggiungendo le 70 miglia (110 chilometri) all’ora mentre la tempesta tropicale si avvicina e si prevede che riacquisterà lo status di uragano prima di colpire la costa del Texas. “Dobbiamo prendere Beryl molto, molto sul serio. Il nostro peggior nemico è l’autocompiacimento”, ha detto il sindaco di Houston John Whitmire, la cui città di 2,3 milioni di abitanti è minacciata dal passaggio di Beryl. Whitmire ha detto che voleva che i residenti di Houston “sapessero che le condizioni in cui andrai a dormire stasera non saranno le stesse in cui ti sveglierai la mattina”. Ieri diverse aree della costa del Texas sono state allertate per uragani e tempeste. Si prevede che Beryl approderà tra la città portuale di Corpus Christi e l’isola di Galveston lunedì mattina presto. L’NHC ha affermato che in alcune parti del Texas sono previste precipitazioni fino a 15 pollici (38 centimetri), avvertendo che potrebbero creare inondazioni improvvise in alcune aree. Le autorità della contea di Nueces, sede di Corpus Christi, hanno chiesto ai turisti in vacanza sulle sue spiagge di lasciare la città, mentre la vicina contea di Refugio – che deve ancora riprendersi completamente dall’uragano Harvey nel 2017 – ha emesso sabato un ordine di evacuazione obbligatoria. La città di Galveston, a sud-est di Houston, ha emesso un ordine di evacuazione volontaria per alcune aree, con video sui social media che mostrano file di auto dirette fuori città. Il governatore ad interim Dan Patrick ha detto che “Sarà una tempesta mortale per le persone che si trovano direttamente su quella strada”. L’uragano Beryl ha provocato almeno sette morti dopo aver devastato i Caraibi e il Venezuela, poiché i venti a volte hanno raggiunto la forza di categoria 5. Venerdì ha colpito il Messico come un uragano di categoria 2, abbattendo alberi e lampioni e strappando le tegole del tetto, secondo l’autorità di protezione civile, anche se non sono stati segnalati morti o feriti. Prima, aveva colpito le Isole Cayman e la Giamaica, colpendo Grenada, St. Vincent e Grenadine, nonché il Venezuela. (AGI)