Inizia oggi a CagliariRespiro #4 – Festival nomade di arti performative organizzato da Sardegna Teatro. Ad aprire il programma è ‘La città che cammina di DOM-, una performance di paesaggio, un viaggio a piedi di circa quattro ore per 18 spettatori e spettatrici alla volta, ispirato al capolavoro del mangaka giapponese Jiro Taniguchi. Partendo dalla stazione ferroviaria di piazza Matteotti, fino al 22 giugno, DOM attraversa Cagliari dal centro alle periferie, invita un gruppo di artisti e abitanti a essere i protagonisti dello spin-off cagliaritano, e a raccontarsi per le strade delle città in cui vivono.
Venerdì 21 giugno torna in Sardegna a Sa Manifattura MDLSX di Motus, che porta in scena i temi dell’identità queer. Fu programmato nel 2016 da Sardegna Teatro e – per la prima volta in Italia- con un matinée dedicato alle scuole.
La serata del 21 giugno prosegue con Industria Indipendente, un collettivo di arti performative e visive fondato da Erika Z. Galli e Martina Ruggeri, che presenta Superorganismo. Partendo dalla domanda: “Possiamo essere un superorganismo: un corpo unico fatto di più corpi?”, Industria Indipendente immagina un unico corpo dentro il quale le persone possono esprimere le proprie identità multiple, nel rispetto di quelle altrui e dello spazio in cui si muovono. L’evento è inserito nel programma nazionale ufficiale della Festa della Musica 2024 e sarà accompagnato da food e beverage a cura di Rainbow City Bar.
In scena sabato 22 e domenica 23 presso Sa Manifattura, arriva Cristina Kristal Rizzo, artista che produce oggetti coreografici a metà strada tra i linguaggi della performance, della danza e delle arti visive e con cui Sardegna Teatro dialoga da molti anni. In questa occasione Rizzo presenta Monumentum DA: una dedica alla singolarità di Diana Anselmo, performer e artista visivo Sordo.
Entrambe le serate continuano al Mercato Cuore con Parini Secondo, collettivo che nasce nel 2017 da un’idea di Sissj Bassani e Martina Piazzi e coinvolge le danzatrici Camilla Neri e Francesca Pizzagalli, che arriva per la prima volta in Sardegna e presenta SPEEED, un progetto coreografico e musicale ispirato al fenomeno della Para Para e dell’Eurobeat, diffusosi negli anni ‘90 nei club di Tokyo. La Para Para è uno stile di danza con un’estetica coloratissima, in cui complesse combinazioni gestuali descrivono la sovraeccitazione caffeinica della musica Eurobeat. Partendo dallo studio di video-tutorial, SPEEED prende forma adattando sequenze coreografiche dell’epoca alla musica originale scritta da Alberto Ricca/Bienoise.
Sabato 22 giugno è in programma anche la prima artista del gruppo di Creative Campus, l’accademia del Mediterraneo dedicata alla formazione e alla ricerca nelle arti performative, sostenuta dal ministero della Cultura e gestita da Sardegna Teatro. Sara Saccottelli presenta Parigi Nera: in una stanza, ciascun tavolo custodisce fotografie che vanno raggiunte, toccate, rivoltate, scelte. Il suggerimento è viaggiare attraverso i numeri, i cammini, le soste. Aggirarsi in un archivio fisico, diffondere il tempo, diluire lo spazio. Ogni persona può prendere una fotografia e portarla via con sé. (AGI)