Un uomo sperduto nella natura, un incontro improvviso e misterioso, una storia trascinante che indaga in maniera primordiale e poetica gli enigmi del nostro animo. Questo il tema di ‘Un bagliore’, il nuovo libro di Jon Fosse premio Nobel per Letteratura 2023, in libreria dal 4 giugno pubblicato da La nave di Teseo (Collana Oceani, trad. Margherita Podestà Heir, pp. 80, 13 euro). Un uomo è al volante. Guida senza sapere davvero dove sta andando. Ha effettuato diverse svolte a sinistra, altrettante ne ha fatte a destra, fino a ritrovarsi di fronte a un bosco, lungo un vecchio sentiero sterrato segnato da profondi solchi. Il sole è già calato, nevica e fa molto freddo: qualsiasi altra persona sarebbe già tornata su strade e pensieri più tranquilli e sicuri. Ma il protagonista di questa storia si è già inoltrato nel fitto della boscaglia, e la macchina rimane bloccata nel fango. Mentre cerca aiuto nel bosco, perdendosi inevitabilmente, nell’oscurità un bagliore lo sorprende. Un comportamento assurdo che l’autore descrive così nel libro: “Non mi ero mai comportato peggio di così, prima rimanere bloccato con la macchina e poi entrare nel bosco in cerca di aiuto, come era potuto venirmi in mente di trovare aiuto nel bosco, in quella selva oscura, che razza di idea, no, era un errore chiamarla idea, era più una trovata improvvisa, una cosa del genere, che mi era balzata in testa così. Una sciocchezza. Pura follia. Stupidità. Pura e semplice stupidità”. Jon Fosse ha ricevuto il premio Nobel per la Letteratura 2023 ed è universalmente considerato uno dei più importanti scrittori contemporanei. Nato nel 1959 a Strandebarm, una piccola città della Norvegia, vive nella residenza onoraria di Grotten, a Oslo, concessagli dal Re per i suoi meriti letterari. Il 5 giugno l’autore sarà alla Milanesiana, ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, per una serata unica dal titolo “Il bagliore della timidezza”: letture sceniche di Jon Fosse nella sua lingua madre e dell’attore Tommaso Ragno; a seguire lo scrittore norvegese sarà in dialogo con il premio Strega Paolo Giordano, e al termine gli sarà conferita la Pergamena della Città di Milano. In chiusura il concerto di Rapahel Gualazzi.