Il settore distributivo conta oltre 440 mila occupati, con un trend in crescita del +7% tra il 2018 e il 2022 e con un aumento degli addetti over 50, che rappresentano quasi il 24% del totale. Lo rileva uno studio frutto delle elaborazioni di PwC e delle ricerche condotte in collaborazione con Adapt su un campione rappresentativo delle aziende associate a Federdistribuzione. L’analisi è stata presentata oggi durante il convegno “Il lavoro nel settore Retail 2030″ organizzato da Federdistribuzione, che ha visto la partecipazione del presidente del Cnel Roberto Brunetta. Tra gli altri dati della ricerca, il numero di occupati under 30 è pari al 19,5%, maggiore della media italiana (13%). La tipologia contrattuale più diffusa nel settore è il tempo indeterminato (86%) mentre l’incidenza del part-time è del 44%; l’occupazione femminile raggiunge il 63%, superiore alla media nazionale del 42%. Cresce il turnover, passato dall’8,2% del 2021 al 13,3% del 2022.
“L’evoluzione del mondo del lavoro emerge con forza dall’esperienza quotidiana delle imprese. Interpretare questi cambiamenti, interrogarsi su quali possano essere le possibili soluzioni sono priorità che richiedono il confronto attivo e la collaborazione tra le Parti Sociali, le aziende con le proprie associazioni datoriali di categoria e le istituzioni pubbliche. Solo il dialogo costante, supportato da un osservatorio del mondo del lavoro basato sulle evidenze dei dati, può alimentare nuove progettualità da parte delle imprese, favorite anche dall’introduzione di politiche e strumenti normativi specifici, per la creazione di luoghi di lavoro in sintonia con le dinamiche di progressivo cambiamento tecnologico, demografico e dei bisogni delle persone”, ha dichiarato Carlo Alberto Buttarelli, presidente di Federdistribuzione. (AGI)
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