La lavanderia del Papa apre a Catania. Il taglio del nastro oggi da parte del cardinale Konrad Krajewski, elemosiniere del Pontefice.
La nuova struttura nella quale ci sono tre lavatrici, tre asciugatrici, i detersivi necessari per fare il bucato e il servizio doccia offerto gratuitamente alle persone più in difficoltà, si trova nel centro cittadino, nei locali dell’ex Convento di Sant’Agostino.
“Quando aiutiamo i più poveri e vulnerabili – ha affermato Krajewski – siamo veramente cristiani, perché siamo in mezzo al Vangelo. Questa iniziativa che si ripete nel tempo è motivo di gioia per me perché questa è una ulteriore possibilità di farsi prossimi all’umanità ferita, un modo per manifestare la presenza e la vicinanza di Dio agli ultimi”. Il porporato, a margine della cerimonia, ha ricordato i suoi sette viaggi in Ucraina. “Non dobbiamo dimenticarci di chi è coinvolto nei conflitti. L’indifferenza – ha aggiunto – è il più grande peccato che possiamo avere. Purtroppo con queste guerre guadagnano tutti”. Poi un pensiero anche alla politica “che – ha detto – può fare qualcosa per fermare le guerre”. Guardando poi al prossimo voto europeo ha sottolineato che “noi cristiani soprattutto dobbiamo andare a votare per mettere in Europa la gente che ci vuole bene”.
Le lavanderie e le docce, aperte per volontà di Papa Francesco e gestite dalla Comunità di Sant’Egidio, hanno trovato prima spazio a Roma nel 2017, poi a Genova nel 2019, a Torino lo scorso anno e a gennaio 2024 a Napoli.
Nella giornata catanese, il cardinale Krajewski, riferisce Vatican News, ha visitato l’”Help Center” della Caritas diocesana, nei pressi della stazione centrale, che offre ogni giorno il pasto a 500 persone. L’elemosiniere si poi spostato a Casa Betania, struttura del Centro Astalli che ospita mamme e bambini migranti e dove l’Associazione Cappuccini di Comunione e Liberazione ha organizzato il dopo-scuola. In una messa in Cattedrale è stato infine ricordato il 56esimo anno di fondazione della Comunità di Sant’Egidio. (AGI)
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