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Dl Coesione: da rifiuti a risorse idriche, i settori interessati

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Il decreto legge di riforma delle politiche di coesione, approvato oggi dal Consiglio dei ministri, in materia di istruzione e di contrasto alla povertà educativa prevede, nell’ambito del Programma Scuola e Competenze, con una dotazione finanziaria di 3,78 miliardi di euro, interventi di potenziamento delle infrastrutture per lo sport (200 milioni di euro), in complementarità con investimenti finanziati dal Pnrr. Ulteriori risorse, si apprende da Palazzo Chigi, sono rivolte specificamente al Sud, sia per potenziare l’istruzione tecnica e professionale (150 milioni di euro), che per la realizzazione di laboratori innovativi e a rafforzare e migliorare l’offerta educativa nella fascia di età 0-6 anni (100 milioni di euro) attraverso la fornitura di arredi didattici innovativi, in sinergia con l’intervento previsto dal Pnrr.
I programmi di investimento interessati, si legge nel comunicato stampa del Consiglio dei ministri, “sono finanziati da 42 miliardi di euro di risorse europee e 32 miliardi di euro di risorse nazionali per il solo ciclo di programmazione 2021-2027, dunque 74 miliardi di euro di investimenti destinati a ridurre i divari territoriali”.
“Con la riforma – si legge ancora – si assicura il coordinamento tra gli interventi dalla politica di coesione attuati a livello regionale e quelli attuati a livello nazionale, promuovendo la complementarietà e la sinergia tra gli interventi della politica di coesione europea e gli investimenti previsti dagli Accordi per la coesione e dal Pnrr.
La prima parte del decreto contiene specifiche disposizioni mirate ad accelerare e rendere più efficiente l’utilizzo delle risorse delle politiche di coesione europee, con l’individuazione di interventi prioritari in una serie di settori strategici condivisi con la Commissione europea, secondo un approccio orientato al risultato, con l’obiettivo di rafforzare il livello di efficacia e di impatto degli interventi”. (AGI)
RED