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Malaria: Unicef, “608.000 morti nel 2022, il 76% erano bambini”

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“Oggi, in occasione della Giornata Mondiale contro la Malaria, come Unicef vogliamo ricordare che quasi ogni minuto, un bambino sotto i cinque anni muore di malaria. Molte di queste morti sono prevenibili e curabili. Nel 2022, a livello globale, si sono verificati 249 milioni di casi di malaria che hanno causato 608.000 decessi in totale. Di questi decessi, il 76% riguardava bambini di età inferiore ai 5 anni. Ciò si traduce in un numero giornaliero di oltre mille bambini sotto i 5 anni che muoiono a causa della malaria. La malaria è una priorità urgente per la salute pubblica”. E’ quanto si legge in un comunicato. “La malattia e i costi del suo trattamento – continua l’Unicef – trascinano le famiglie in un ciclo di malattia, sofferenza e povertà. Oggi, quasi la metà della popolazione mondiale, la maggior parte della quale vive nell’Africa subsahariana, è a rischio di sviluppare la malaria e di affrontare le sue sfide economiche. Nonostante il pesante onere della malaria sulla salute e sull’economia, tra il 2000 e il 2019 sono stati compiuti importanti passi avanti grazie all’aumento dei finanziamenti e della programmazione. Tra il 2000 e il 2019, il tasso di mortalità per malaria tra tutte le età si è dimezzato, passando da 28,8 a 14,1 per 100.000 abitanti a rischio”.
Nel 2022, si fa rilevare, “dopo un aumento del 2020, il tasso era al 14,3. Nel periodo 2000-2022, la percentuale di decessi totali per malaria tra i bambini sotto i 5 anni è diminuita dall’87% nel 2000 al 76% nel 2022. Dormire regolarmente sotto zanzariere trattate con insetticidi (insecticide-treated mosquito nets, ITN) è uno dei modi più efficaci per prevenire la trasmissione della malaria e ridurne i decessi. Negli ultimi anni, – si legge – la maggior parte dei Paesi dell’Africa sub-sahariana ha compiuto notevoli progressi nel possesso di almeno una ITN da parte delle famiglie, con una copertura media del 67% nel 2022, rispetto al 14% del 2005. L’UNICEF nell’ottobre 2023 ha inoltre annunciato un accordo per garantire la fornitura del secondo vaccino contro la malaria al mondo, l’R21/Matrix-M. L’accordo rappresenta un’importante pietra miliare per soddisfare l’elevata richiesta di dosi di nuovi vaccini contro la malaria. Questo accordo si aggiunge al lavoro dell’Unicef per espandere l’accesso ai vaccini contro la malaria e integra il primo vaccino contro la malaria RTS,S, che rappresenta un punto di riferimento. I vaccini contro la malaria R21/Matrix-M e RTS,S sono il risultato di 35 anni di ricerca e sviluppo. Sono i primi vaccini sviluppati contro una malattia parassitaria. Entrambi – è scritto infine – agiscono contro il Plasmodium falciparum, il parassita della malaria più letale a livello globale e il più diffuso in Africa”. (AGI)
RED