“Sono commosso da questo riconoscimento, ho forse imparato più cose chiacchierando sotto i portici con Andreatta e altri che a leggere i trattati. E non è casuale che l’Ulivo sia nato a Bologna, perché è stata la sintesi di un fermento culturale, di un dialogo a cui eravamo spontaneamente abituati. Io ho sempre abitato qui ed è una scelta di cui non mi sono mai pentito: una delle cose più belle delle nuove tecnologie è che ho sempre letto la cronaca di Bologna dovunque mi trovassi”. Così Romano Prodi alla consegna dell’Archiginnasio d’oro, da parte del Comune di Bologna, nel suo discorso. “Questa città – ha aggiunto – mi è stata vicina con affetto e partecipazione in ogni momento della mia vita, pubblica e privata”. Prodi ha parlato anche della Bologna del futuro “chiamata a rinnovare tutto, compresi i tram e i canali. Il nostro compito è ora far nascere all’ex manifattura tabacchi il nuovo Archiginnasio, rinnovando l’idea dei collegi medievali, attraendo insegnanti e scienziati e non solo studenti” .