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Compie 31 truffe con tecnica del ‘caro nipote’, arrestato

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La Polizia di Stato di Novara ha arrestato un uomo di 49 anni, a seguito di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Torino. La Corte di Cassazione ha riconosciuto l’uomo colpevole dei reati di associazione a delinquere e di 31 truffe aggravate compiute ai danni di persone anziane con la tecnica del ‘caro nipote’. L’attività investigativa che ha portato alla condanna era stata compiuta dalla sezione Reati contro il Patrimonio della Squadra Mobile, che aveva individuato un’articolata organizzazione con base a Novara e in Polonia e che vedeva l’uomo al vertice. Le truffe – compiute nelle province di Novara, Vercelli, Como e in territorio svizzero – vedevano il coinvolgimento di uno o due ‘telefonisti’ che contattavano le vittime e, fingendo che un loro famigliare – solitamente un figlio o nipote – fosse in grave pericolo, riuscivano a farsi consegnare tutto il denaro e gli oggetti preziosi custoditi a casa, che venivano ritirati da un complice inviato appositamente. Le scuse utilizzate erano, solitamente, che il familiare aveva causato un grave incidente e che il denaro serviva a non farlo andare in prigione. Durante la pandemia da Covid poi, avevano iniziato a fingere di chiamare dall’ospedale dicendo che il parente era in grave pericolo di vita a causa del virus e che il denaro serviva a pagare una costosissima iniezione che gli avrebbe salvato la vita. L’uomo era già stato tratto in arresto nel gennaio 2021 durante l’esecuzione di 8 misure cautelari emesse nei confronti dei soggetti individuati. Condannato alla pena di anni 5 e 5 giorni di reclusione, è stato accompagnato presso la casa circondariale di Novara, per espiare la pena residua di anni 4, mesi 3 e giorni 27 di reclusione.