“La Conferenza Internazionale sul Vino nasce con l’intenzione di valorizzare la nostra economia, il lavoro, la sostenibilità ambientale attraverso un prodotto di eccellenza come il vino, che è una delle nostre produzioni caratteristiche che accompagna la nostra storia, la nostra cultura e anche il nostro benessere se consumato moderatamente”. Lo ha sottolineato il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, nel corso della presentazione, al Masaf, della Conferenza Internazionale sul Vino (Wine Ministerial Meeting) in programma in Franciacorta e a Verona dall’11 al 13 aprile 2024. Si tratta della prima riunione a livello ministeriale dell’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino, che quest’anno compie 100 anni.
Lollobrigida ha anticipato i temi principali che verranno discussi durante i lavori in Franciacorta, che poi confluiranno a Vinitaly: “Parleremo del valore del vino e di come produrlo, studiando come possa essere migliorato e valorizzato non tanto nella quantità ma nella qualità. Non mancheranno tutti i temi legati alle sfide di questo tempo, in merito a sostenibilità economica, reddito degli agricoltori, manutenzione dell’ambiente e del paesaggio, cose che a nostro avviso devono restare connesse”.
Il presidente dell’Oiv Luigi Moio ha aggiunto che “l’occasione di un incontro di tale rilevanza, oltre che per il valore simbolico di celebrazione dei primi cento anni dell’Oiv, è oggi di fondamentale importanza strategica per l’intera filiera vitivinicola mondiale”. “È necessario riflettere sul fatto che il vino è una bevanda unica, sia per i suoi profondi valori storici e culturali, sia per il modo in cui viene assunto”.
Il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo, ha definito il vino “un biglietto da visita del made in Italy. Quello che cerchiamo di realizzare al Vinitaly è fare gruppo con tutti i Paesi produttori per presentare al mondo il mercato e l’eccellenza del vino, ma anche i suoi valori sociali. Dove c’è vino ci sono territori che crescono e si sviluppano, dove c’è l’attività di vitivinicola crescono intere comunità”.(AGI)
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