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1995 – Entra in vigore il Trattato di Schengen

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QUAL È LO SCOPO DELLO SPAZIO SCHENGEN?
Esso punta a consentire alle persone residenti dell’Unione europea (Unione) di attraversare le frontiere interne degli Stati membri dell’Unione senza sottoporsi ai controlli o esibire il passaporto.
L’apertura delle frontiere interne rappresenta uno dei due effetti principali dello spazio Schengen. L’altro è quello di garantire la sicurezza dei cittadini. Ciò implica un inasprimento e l’applicazione di criteri uniformi per i controlli all’ingresso da parte di cittadini non-Schengen alla frontiera esterna comune dell’Unione, lo sviluppo della cooperazione tra guardie di frontiera, polizia nazionale e autorità giudiziarie e l’uso di sofisticati sistemi di scambio di informazioni.
L’acquis di Schengen è stato modificato con l’adesione di nuovi paesi allo spazio e vi è stata incorporata la nuova legislazione dell’Unione.
PUNTI CHIAVE
Cooperazione
La cooperazione Schengen si è evoluta da un piano iniziale tra alcuni governi in un vero e proprio settore politico dell’Unione attraverso le seguenti fasi:
1985: il Belgio, la Germania ovest, la Francia, il Lussemburgo e i Paesi Bassi (cinque degli allora dieci paesi della Comunità economica europea, ora Stati membri dell’Unione) firmano un accordo, nel villaggio lussemburghese di Schengen, riguardante la graduale abolizione dei controlli alle frontiere interne;
1990: gli stessi cinque paesi firmano la convenzione di Schengen che integra l’accordo e stabilisce le misure e le garanzie per mettere in pratica la politica dell’assenza di controlli alle frontiere interne;
1995: l’attuazione dell’agenda di Schengen inizia con la partecipazione di sette Stati membri dell’Unione;
1997: il trattato di Amsterdam ha introdotto l’acquis di Schengen nel quadro giuridico dell’Unione.
Composizione
A partire da cinque membri fondatori, lo spazio Schengen ora comprende tutti gli Stati membri, a eccezione di Bulgaria, Irlanda, Cipro e Romania, insieme a quattro paesi dell’Associazione europea di libero scambio: Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera.
Dal 1o gennaio 2023, i controlli delle persone alle frontiere interne terrestri e marittime tra la Croazia e gli altri paesi dello spazio Schengen sono stati revocati e l’acquis di Schengen si applica pienamente alla Croazia [decisione (UE) 2022/2451 del Consiglio].
I controlli alle frontiere interne in pratica
Chiunque, indipendentemente dalla sua nazionalità, può attraversare una frontiera interna all’interno dello spazio Schengen senza subire alcun controllo.
Le autorità nazionali possono effettuare controlli di polizia a campione alla frontiera o nelle zone di frontiera quando questi si basano su informazioni ed esperienze generali e non sono controlli sistematici del passaporto.
Le persone devono disporre di determinati documenti di viaggio, a seconda che siano cittadini dell’Unione, familiari di paesi terzi o cittadini di paesi terzi.
Un paese Schengen può in via eccezionale ripristinare il controllo alle frontiere, inizialmente per un massimo di 30 giorni, se esiste una grave minaccia per l’ordine pubblico o per la sicurezza interna. È tenuto a informare gli altri paesi Schengen, il Parlamento europeo, la Commissione europea e il pubblico.
Frontiere esterne
Lo spazio Schengen ha gradualmente rafforzato i controlli alle sue frontiere esterne, consolidando un unico insieme di regole. Tali norme ora riguardano:
il modo in cui devono essere eseguiti i controlli sulle persone che attraversano una frontiera esterna dell’Unione secondo il codice frontiere Schengen;
l’armonizzazione delle condizioni di ingresso con una politica comune in materia di visti e norme sui visti per soggiorni di breve durata (fino a tre mesi);
una maggiore cooperazione tra la polizia, compresi i diritti di osservazione e di inseguimento transfrontaliero;
il rafforzamento della cooperazione giudiziaria mediante un sistema di estradizione più rapido e una migliore trasmissione delle sentenze penali tra giurisdizioni.
Il sistema d’informazione Schengen (SIS)
Questa banca dati informatica su larga scala:
sostiene il controllo delle frontiere esterne e la cooperazione giudiziaria tra i paesi Schengen;
è stata creata nel 1995 e successivamente ampliata, più recentemente nel 2018, a fronte delle nuove sfide in materia di migrazione e sicurezza;
contiene informazioni su:
sospetti criminali;
persone che potrebbero non avere il diritto di entrare o soggiornare nell’Unione;
persone scomparse;
proprietà rubate, usate abusivamente o perdute;
è utilizzato dalle autorità nazionali responsabili di:
controlli di frontiera;
controlli di polizia e doganali;
procedimenti pubblici in procedimenti penali e indagini giudiziarie prima dell’imputazione;
visti e titoli di soggiorno;
può essere consultato dall’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, dall’Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione giudiziaria penale e dall’Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione nell’attività di contrasto.
Sistema di informazione sui visti (VIS)
Il sistema di informazione sui visti consente ai paesi Schengen di condividere i dati sui visti, in particolare per quanto riguarda le richieste di visto per soggiorni brevi. Analogamente al sistema d’informazione Schengen, è gestito dall’Agenzia europea per la gestione operativa dei sistemi IT su larga scala nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia (eu-LISA).
Condizioni per l’adesione
I paesi che richiedono di aderire allo spazio Schengen devono soddisfare determinate condizioni e devono essere in grado di:
controllare le loro frontiere esterne e rilasciare visti Schengen uniformi;
cooperare con altre autorità nazionali incaricate dell’applicazione della legge per garantire un livello elevato di sicurezza;
applicare l’insieme comune di norme Schengen (noto come acquis di Schengen), quali i controlli alle frontiere terrestri, marittime e aeree, il rilascio di visti, il sostegno alla cooperazione di polizia e la protezione dei dati personali;
utilizzare il sistema d’informazione Schengen.
DATA DI ENTRATA IN VIGORE
L’accordo di Schengen, che in origine comprendeva sette Stati membri, è entrato in vigore il 26 marzo 1995, abolendo i controlli alle frontiere interne.

Fonte: https://eur-lex.europa.eu/IT/legal-content/summary/the-schengen-area.html