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Rispetto agli investimenti non più finanziati con le risorse del Pnrr, pari a circa 22 miliardi di euro, Palazzo Chigi rileva come occorra considerare che si tratta per circa 12 miliardi di euro di cosiddetti progetti in essere (e, dunque, già finanziati a legislazione vigente) e per circa 10 miliardi di euro di nuovi investimenti, inseriti nel Piano approvato nel 2021, ma rivelatisi non compatibili con le sue condizionalità. Relativamente a questi ultimi investimenti, il governo precisa che: 3 miliardi di euro sono costituiti da economie; 4 miliardi di euro sono risorse liberate in sede di revisione per il finanziamento dei nuovi investimenti Pnrr. I restanti investimenti, per circa 3 miliardi di euro, sono finanziati mediante le risorse indicate nel decreto – legge. Di seguito, gli interventi ex Pnrr specificamente finanziati: valorizzazione dei beni confiscati alle mafie: euro 300 milioni; realizzazione dei Piani urbani integrati: euro 1,6 miliardi; utilizzo dell’idrogeno in settori hard-to-abate: euro 1 miliardo; infrastrutture sociali di comunità nelle aree interne: euro 500 milioni; investimenti relativi ai servizi digitali e cittadinanza digitale: euro 19 milioni; “Progetto Cinecittà”: euro 30 milioni. (AGI)
MAN
