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Grano: Coldiretti, Intensificare controlli nei porti siciliani

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Un flusso inarrestabile di grano e altri prodotti che arriva da varie parti del mondo e che soffoca gli agricoltori. È l’allarme lanciato da Coldiretti, che, afferma una nota, ha ottenuto “un potenziamento di ispezioni grazie al piano dei controlli nel settore agroalimentare per il 2024 definito dalla cabina di regia del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste. Il piano garantisce con maggior forza e determinazione l’analisi dei prodotti che arrivano”.
Le ispezioni si concentrano sulla tracciabilità e rintracciabilità e sull’indicazione dell’origine delle materie prime e dei prodotti finiti, in quanto elementi ad alto rischio di irregolarità in quasi tutti i settori. “Potenziare le attività di tutte le istituzioni e forze preposte – spiega l’associazione di categoria – è una delle richieste sempre avanzate da Coldiretti che negli anni ha per prima portato all’attenzione sulle massicce importazioni è stata incrementata nei porti di Pozzallo, Palermo, Catania. Solo in ordine di tempo, l’ultima manifestazione proprio nel porto di Pozzallo è stata pochi mesi fa con migliaia di agricoltori da tutta la Regione. I controlli coordinati sono alla base della sicurezza alimentare e il loro rafforzamento costituisce un’ulteriore garanzia. La domanda di grano 100% made in Italy – sottolinea Coldiretti Sicilia – si scontra con anni di disattenzione e di concorrenza sleale delle importazioni dall’estero, soprattutto da aree del pianeta che non rispettano le stesse regole di sicurezza alimentare e ambientale in vigore in Italia violando il principio di reciprocità. Occorre garantire che le importazioni di prodotti da paesi terzi seguano gli stessi standard sociali, sanitari e ambientali delle produzioni italiane ed europee. Bisogna anche ridurre la dipendenza dall’estero e lavorare per prezzi equi che non scendano Le filiere interessate dal rafforzamento dei controlli – conclude Coldiretti Sicilia – sono quelle dei comparti orticolo vitivinicolo, oleario, lattiero caseario, ortofrutticolo, cerealicolo e derivati, delle carni, mangimistico, contrasto alle frodi al bilancio comunitario”. I controlli, in particolare, riguardano l’etichettatura, il contrasto delle pratiche commerciali cosiddette “sleali”, il contrasto degli illeciti frodativi nel campo delle erogazioni dei fondi Ue. (AGI)
FAB