(AGI) – Roma, 21 feb. – Sono state depositate le candidature per la vicepresidenza di FI: confermati Occhiuto, Benigni, Bergamini e Cirio. Mentre per quanto riguarda i nomi dei sei membri della segreteria (che sarà poi formata da 40 persone) circolano i nomi di Stefania Craxi, Valentina Aprea e Cristina Rossello. Al congresso non ci saranno Marta Fascina e Gianni Letta (presente invece all’ultima kermesse del partito), ma dovrebbe arrivare – secondo quanto si apprende da fonti parlamentari azzurre – un messaggio della famiglia Berlusconi. Una lettera attraverso la quale si ribadirà che la vicinanza al partito non è cambiata dopo la morte del Cavaliere e non cambierà. Quello che si aprirà venerdì sarà un congresso per disegnare i nuovi organigrammi, il nuovo corso targato Antonio Tajani. E’ stato presentato ieri dallo stesso vicepremier con tutti i ‘big’ del partito. “Siamo una squadra. Noi siamo centrali, puntiamo al 10%”, ha sottolineato ieri il ministro degli Esteri,“Fi è la forza politica che cresce di più, perfino la stampa più critica parla di boom. Abbiamo superato il momento più difficile della nostra storia, Berlusconi non era come Luigi XV ‘Après moi, le déluge’, preparava il dopo…”. Sarà una kermesse aperta agli altri partiti (ma non ci saranno leader): ad inaugurare i lavori la proiezione dell’ultimo discorso al Senato fatto dal fondatore del partito.
Alla due giorni si parlerà anche dei temi politici sul tavolo. E delle riforme da approvare da qui alla fine della legislatura. Tra le mosse in preparazione quella di chiedere nella prossima conferenza dei capigruppo della Camera di calendarizzare direttamente in Aula l’esame del testo costituzionale sulla separazione delle carriere, anche se dal governo frenano, si tratterebbe di una fuga in avanti – il ragionamento -. La linea sarebbe quella di rinviare il dossier a dopo l’estate.
Forza Italia ha preparato una serie di ordini del giorno proprio per ribadire e rilanciare i propri cavalli di battaglia. “Il Movimento ad ogni livello locale, regionale, nazionale ed europeo, si impegna – si legge nell’odg sulla giustizia – a far calendarizzare la separazione delle carriere a marzo 2024 per giungere ad una approvazione entro il 2024. A promuovere una revisione radicale della Legge Severino, nella parte in cui penalizza i pubblici ufficiali per sentenze di condanna non definitive. Forza Italia spinge, poi, su una serie di riforme: il sequestro dei telefoni cellulari, la revisione dei reati fiscali, le regole sulla responsabilità medica, le norme sui reati delle procedure concorsuali, la revisione della disciplina della sicurezza sul lavoro. Realizzare una puntuale verifica in ogni distretto di Corte di Appello del reale stato di carenze di personale e del numero dei magistrati mancanti, stante la esigenza del reclutamento di circa 1500 magistrati. Proseguire l’opera di contenimento del numero dei fuori ruolo, limitando il numero già fissato in 180 unità, attraverso l’utilizzo di avvocati con convenzioni con il Cnf, di docenti universitari o magistrati a tempo parziale. Monitorare l’attuazione degli obbiettivi del Pnrr. Ed ancora: “ad accelerare, per rispettare la tempistica del 31.12.2024, l’istituzione di un apposito Tribunale per le persone, per i minorenni e per le famiglie; a proseguire nella attuazione della giustizia riparativa; a rafforzare la esecuzione penale esterna e messa alla prova, risposta concreta al sovraffollamento delle carceri, alla condizione dei detenuti e alla recidiva; ad attuare un “piano carceri” teso a risolvere i gravissimi problemi interni agli istituti di pena”. C’è poi un altro ordine del giorno sul lavoro e sull’economia: tra cui, spicca l'”innalzamento delle pensioni minime a mille euro entro il termine della legislatura”, e “investire sulle giovani coppie, sostenendo le famiglie con figli, implementando le reti di prossimità”. Non manca un’altra storica battaglia azzurra: la ‘difesa’ della casa. “La tutela della casa è sempre stata nel Dna di Forza Italia e del Presidente Berlusconi. Dobbiamo sostenere l’acquisto della prima casa per tutti i giovani italiani fino a 36 anni di età e con Isee fino a 40.000 euro, attraverso una detrazione fiscale rafforzata dal 19% al 50% sui mutui prima casa e la conferma delle agevolazioni relative all’imposta di registro la garanzia Consap”. Poi i punti cardine di Forza Italia: meno Stato, meno burocrazia, fisco meno opprimente, giustizia equa e più veloce. Occorre “ridurre tasse e oneri amministrativi: ci sono oltre cento tributi, a fronte di un gettito fiscale che proviene per il 97% solo da 16 tasse. Un’impresa impiega fino a 312 ore all’anno per documenti amministrativi e pratiche fiscali”. Bisogna “ridurre aliquote fiscali, numero di tributi, semplificare e velocizzare gli adempimenti: 30 tasse e non più di 100 ore annue per pagarle. Servono oltre 1.000 giorni per tutti i gradi di giudizio dei contenziosi, dove la media Ue è di 302 giorni. La giustizia lenta ci costa fino al 2% di Pil. Anche per la giustizia introdurre un limite temporale ai procedimenti darebbe maggiore certezza agli operatori economici e stimolerebbe gli investimenti”.
E ancora: “No allo Stato imprenditore. Ridurre partecipazioni, senza svendere, e usare proventi per investimenti e co-finanziamento fondi strutturali europei, che non saranno più conteggiati a fini dei calcoli del Nuovo Patto di Stabilità e Crescita”, si legge in una sorta di ‘programma’ che verrà diffuso al congresso. E in un altro passaggio: “Il futuro della produzione automobilistica ci preoccupa. Dobbiamo difendere eccellenze e posti di lavoro attraverso inventivi alla produzione in Italia”. Ed ancora: “Solo con imprese produttive saremo in grado di aumentare i salari in modo strutturale. Bene il taglio del cuneo fiscale, ma l’aumento dei salari non passa attraverso la fiscalità generale né tantomeno attraverso un salario minimo per legge. Passa attraverso una politica industriale capace di favorire la crescita delle imprese”. E sull’evasione fiscale: non serve “uno Stato di polizia tributaria, nessuna caccia alle streghe, ma un fisco giusto, amico, efficiente e funzionale. In questo ambito, dobbiamo tassare di più i giganti del web che oggi sfuggono quasi completamente ad una equa e corretta imposizione, con una forte iniziativa tanto nazionale quanto europea”. Poi il Meridione: “Il Sud ha bisogno di lavoro, di aumentare il suo tasso di occupazione, attualmente sotto il 50% e tra i più bassi d’Europa, soprattutto quelle femminile. Servono 300mila nuovi posti negli asili nido entro il 2026 in Italia, di cui la maggior parte al Sud”. Occorre “una nuova politica industriale europea che superi il ‘Green Deal’ iper-ambientalista per evitare la nostra desertificazione agricola e industriale. L’obiettivo della neutralità climatica va perseguito con gradualità secondo il principio della neutralità tecnologica”. Al congresso si parlerà anche di ambiente ed energia. Sono tanti i documenti che verranno presentati alla kermesse azzurra. Dal welfare all’agricoltura (Il Movimento ad ogni livello locale, regionale, nazionale ed europeo, si impegna, tra l’altro, ad ascoltare il grido di dolore degli agricoltori messi in serissima difficoltà da un Europa in cui spesso ha prevalso l’impostazione ambientalista ideologica), dal ‘riformismo per la buona vita’ all’Europa. “Oggi come ieri” – si legge in un passaggio – occorre “stare dalla parte giusta della Storia, dalla parte del mondo libero. Oggi e sempre saremo, con postura dritta, dalla parte dell’occidente, dell’Unione Europea e della Nato, dalla parte della democrazia e della libertà. Una scelta della ragione che non ammette né tentennamenti né subalternità”. Per Forza Italia “contribuire a rafforzare la posizione dell’Italia nel Mediterraneo e nel continente africano è una assoluta priorità”. E per quanto riguarda gli italiani all’estero, “noi intendiamo promuovere la creazione di “Case Azzurre” nel mondo, aperte a tutti gli italiani che si sentono fieri di rappresentare il proprio Paese all’estero, all’insegna dei principi e dei valori di Forza Italia e del Ppe”. (AGI)