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Ida B. Wells-Barnett

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Holly Springs (Mississippi) 1862 – Chicago (Illinois) 1931
Ida B. Wells è nata in schiavitù il 16 luglio 1862 a Holly Springs in Mississippi, primogenita degli otto figli del falegname repubblicano James Wells, detto Jim, e della cuoca Elizabeth Warren, detta Lizzie, tutti emancipati sei mesi dopo la sua nascita. Wells frequenta a Holly Springs la Shaw University, poi Rust College, per la formazione del corpo docente fino al 1878, anno in cui muoiono di febbre gialla i suoi genitori e uno dei suoi fratelli. Accettando il lavoro di educatrice in una scuola in campagna, Wells bada alla famiglia con l’aiuto della nonna paterna fino al 1880, anno in cui la nonna e una delle sue sorelle muoiono, costringendola nel 1881 a trasferirsi a Memphis in Tennessee da sua zia con fratelli e sorelle al seguito.
L’insegnamento. Wells, seguendo nel 1884 dei corsi estivi alla Fisk University di Nashville in Tennessee, consegue l’abilitazione all’insegnamento. Insegna nella contea di Shelby per due anni, nella scuola pubblica di Memphis per sette anni e per brevi periodi nelle contee di Marshall e Tate in Tennessee e in quella di Cleveland in Arkansas. Proprio nel 1884 Wells, passeggera munita di biglietto di un treno del Tennessee per recarsi a lavoro, reagisce con un morso al segregazionismo illecito di un controllore che prima le intima di sedersi in un vagone adibito alla segregazione e poi tenta di rimuoverla con la forza dal posto a sedere. Scendendo alla fermata successiva tra gli scroscianti applausi della folla bianca del vagone, Wells si rifiuta di subire il razzismo citando in giudizio la Ohio Railroad per discriminazione e vincendo la causa per 500 dollari, un verdetto annullato con l’appello della ferrovia nel 1887 dalla Corte Suprema dello Stato del Tennessee.
L’attivismo. L’indignazione di Wells a denuncia di un sistema giudiziario ingiusto, di trasporto e chiese segregate, si riversa sulle pagine di alcuni giornali con cui inizia una collaborazione più che sporadica, spesso sotto lo pseudonimo di Iola. Wells svolge due lavori, come insegnante e come giornalista, il secondo non ha alcuna remunerazione fino al 1889, anno in cui Wells acquista anche una quota di un giornale di Memphis che rinomina Free Speech, diventandone corrispondente.
La campagna contro il linciaggio. Dal 1890 Wells inizia la sua campagna di denuncia dei linciaggi contro la comunità afroamericana al Sud, unendo giornalismo investigativo e attivismo per diventare un’agente di cambiamento. La sua penna sferzante fornisce statistiche per i linciaggi al Sud dal 1986 al 1900, condannando il silenzio della comunità afroamericana a riguardo con il duplice intento di combattere la rappresentazione stereotipata degli istinti animaleschi degli afroamericani stupratori di donne bianche e delle afroamericane immorali addotte a giustificazione dei linciaggi.
Nel 1891 Wells viene licenziata come insegnante per aver criticato aspramente il sistema scolastico dedicato alla comunità afroamericana nell’acquiescenza del corpo docente e dei genitori. L’anno seguente è costretta a trasferirsi a New York in seguito alle minacce per aver denunciato i linciaggi nel Sud, tra quello cui di una coppia afroamericana di suoi amici a Memphis da cui rimane profondamente turbata. Ormai esiliata a New York diventa collaboratrice settimanale stipendiata del New York Age , dove continua ad essere minacciata perché porta all’attenzione alla crudeltà dei linciaggi ai danni della comunità afroamericana in inferiorità numerica e disarmata, incitando all’esodo di Memphis.
Nel 1893 fonda il Women’s Era Club, poi Ida B. Wells Club, la prima organizzazione civica di afroamericane. Nello stesso anno Wells si dedica ad un tour di conferenze negli Stati Uniti e in Gran Bretagna per denunciare le condizioni della comunità afroamericana, riuscendo a catalizzare l’opinione pubblica sui linciaggi al Sud a tal punto da spingere al Congresso la purtroppo fallimentare Risoluzione Blair contro i linciaggi. Tuttavia, anche e soprattutto grazie al suo pressante giornalismo investigativo e alle sua oratoria agitatrice nel tour internazionale, tra il 1893 e il 1897 North e South Carolina, Georgia, Ohio, Kentucky e Texas approvano delle leggi anti-linciaggio e nel 1898 e nel 1915 Wells-Barnett riesce a portare la campagna contro il linciaggio alla Casa Bianca. Le atrocità dei linciaggi vengono portate a galla da Wells, in collaborazione con il marito e Frederick Douglass,
Nonostante il suo impegno, Wells-Barnett subisce diffamazione sia dalla stampa bianca che dalla stessa stampa afroamericana, rimanendo nella storia sempre offuscata da leader afroamericani come WEB Du Bois e Booker T. Washington e ignorata da suffragiste bianche come Frances E. Willard e Jane Addams .
Il rapporto con il femminismo bianco. Questa riformatrice sociale, pur essendo una suffragista attiva nel movimento per il suffragio femminile, non è molto apprezzata dal femminismo bianco di prima ondata, perché sottolinea e combatte la discriminazione razziale delle suffragiste bianche. La sua denuncia del razzismo interno al suffragismo raggiunge il suo culmine nel 1913 alla prima parata nazionale per il suffragio femminile: quando le viene chiesto di raggiungere il fondo della parata con le afroamericane, Wells-Barnett imperterrita raggiunge il fronte della parata affiancando le bianche. lo stesso anno Wells-Barnett fonda l’ Alpha Suffrage Club, la prima organizzazione per il suffragio delle afroamericane a Chicago che ha registrato migliaia di afroamericane per il voto alle elezioni locali e nazionali (riconosciuto nel 1910), arrivando a far eleggere al Congresso il consigliere afroamericano di Chicago Oscar De Priest. Tra l’altro proprio sfidando razzismo e sessismo, nel 1930 Wells-Barnett è la prima afroamericana a candidarsi come senatrice dell’Illinois senza successo.
Le associazioni. Nel 1895 Wells diventa Wells-Barnett, sposando l’avvocato editore di giornali Ferdinand L. Barnett, vedovo di due figli e, trasferendosi a Chicago, collabora al giornale fondato dal marito The Chicago Conservator e fonda la prima orchestra afroamericana della città. Prendendosi una pausa dal giornalismo, Wells-Barnett bilancia maternità e attivismo dedicandosi maggiormente ai due figli e alle due figlie tra il 1896 al 1904. Nel 1896 istituisce il primo asilo afroamericano, accogliendo coloro che non avevano accesso all’unico asilo di Chicago, ed è coinvolta nelle attività dell’Associazione Nazionale Donne di Colore. Spinta da un associazionismo legato alla solidarietà razziale, Wells-Barnett si unisce alla Lega Nazionale Pari Diritti alla Lega Nazionale dei Club Femminili Repubblicani di Colore . Nel 1910 delle fondatrici di Seneca Falls, anche se appositamente non menzionata nei documenti ufficiali, e membro del comitato esecutivo della National Association for the Advancement of Colored People , la prima opera per ragazzi e uomini afroamericani (da cui prende le distanze una volta disattese le sue aspettative su iniziative pratiche in aiuto alla comunità afroamericana).
Ida B. Wells-Barnett muore il 25 marzo 1931 a Chicago in Illinois per una malattia renale, lasciandoci la convinzione per il cambiamento e la sollecitazione a denunciare i soprusi.
Fonti, risorse bibliografiche, siti su Ida B. Wells-Barnett
Silky Sarah L. , Black Woman Reformer: Ida B. Wells, Lynching, and Transatlantic Activism , University of Georgia Press, Atene, 2015.
Schechter Patricia Ann , Ida B. Wells-Barnett e la riforma americana, 1880-1930 , University of North Carolina Press, Chapel Hill, 2001.
Broussard Jinx C. , Dare una voce alle quattro pioniere delle giornaliste nere senza voce , Routledge, New York, 2004.
Referenze iconografiche: Ida B. Wells, tardo diciannovesimo secolo. Foto di Barnett.

Di Greta Mastroianni Grego – fonte: https://www.enciclopediadelledonne.it/edd.nsf/biografie/ida-b.-wells-barnett/