Una docente: “Molte famiglie perpetuano l’idea che sia una materia per pochi eletti, anzi alcuni si vantano di non comprendere”
La sua battaglia è contro l’immagine negativa che questa disciplina ha acquisito, spesso considerata una materia esclusiva per “cervelloni”.
Uno dei problemi principali è l’atteggiamento familiare nei confronti della matematica. Molte famiglie perpetuano l’idea che sia una materia per pochi eletti, creando un distacco precoce tra gli studenti e questa disciplina. Bacci osserva che questo pregiudizio viene trasmesso dai genitori, che spesso si vantano di non comprendere la matematica.
Un altro problema è il metodo di insegnamento. Bacci critica l’approccio troppo procedurale, che si concentra sulle regole anziché sulla comprensione concettuale. Lei stessa cerca di insegnare ai suoi studenti che “fare matematica” significa capire il “perché” dietro alle formule, paragonando lo studio della matematica all’allenamento dei muscoli per l’addome.
Non solo. Bacci mette in luce come le difficoltà di concentrazione siano aumentate dopo il Covid. Sottolinea l’importanza di limitare l’uso di dispositivi digitali nei bambini sotto i 7 anni e promuove un approccio didattico che porti la matematica più vicino alla realtà con esempi concreti.
Per contrastare questa tendenza, Bacci ha implementato strategie innovative, come il progetto #matheppisti. Il progetto ha coinvolto gli studenti in un “gioco” in cui hanno scritto formule matematiche su foglietti, decorandoli con disegni e poi distribuendoli in modo creativo. Il metodo ha permesso agli studenti di sentire le formule come proprie, lavorando sulla motivazione.
Fonte: https://www.orizzontescuola.it/gli-studenti-vanno-male-in-matematica-una-docente-molte-famiglie-perpetuano-lidea-che-sia-una-materia-per-pochi-eletti-anzi-alcuni-si-vantano-di-non-comprendere/