“Ricordare è un dovere e, allo stesso tempo, l’impegno a capire le cause e fare sì che l’orrore dell’Olocausto non si ripeta mai più”: così il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei, in una nota postata sul sito della Conferenza episcopale italiana.
“La memoria è la vita, è la pietra d’inciampo che ci aiuta a non minimizzare l’odio e la divisione per non preparare un futuro disastroso”, continua il presidente della Cei. “Ricordiamoci sempre che l’antisemitismo riguarda tutti e porta morte e distruzione per tutti. La memoria custodisce il passato e prepara il futuro. L’Europa nasce dalla tragedia della Seconda guerra mondiale e dalla Shoà. Onorare le vittime di ieri significa combattere – oggi – ogni forma di antisemitismo, di pregiudizio e di discriminazione, contrastando i più piccoli semi di razzismo e di odio. In questi tempi drammatici siamo chiamati a continuare a compiere passi di incontro e di dialogo. Ciò non significa essere sempre d’accordo su tutto, ma rafforzare la certezza maturata in questi anni che il legame che ci unisce è più forte della differenza anche di giudizi e opinioni. La difesa da ogni antisemitismo inizia proprio da questa consapevolezza: che la tua vita e la mia sono unite e chi colpisce te colpisce me. Sempre!”. (AGI)
BIA