Le imprese sono fortemente impegnate nella transizione ecologica, ma va realizzata sostenendole attraverso l’introduzione di strumenti finanziari idonei che consentano anche l’implementazione delle tecnologie 5.0. Tra queste, l’asse portante è l’intelligenza artificiale, che è un punto centrale nel Green Deal europeo, oltre a costituire un elemento formidabile per lo sviluppo delle imprese”. È quanto dichiarato da Maurizio Marchesini, Presidente Marchesini Group s.p.a. e Vicepresidente Confindustria con delega alle Filiere e Medie Imprese in occasione del convegno “Cambiamento climatico e filiera delle imprese: infrastrutture e PMI nella transizione verde”, organizzato da IFAB – International Foundation Big Data and Artificial Intelligence for Human Development a Bologna presso il Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna organizzato. “L’industria sostiene l’attenzione dell’Europa sull’ambiente – ha aggiunto Marchesini – ma resta convinta che gli obiettivi debbano essere realistici, senza penalizzare le imprese. Troppo spesso l’impostazione ideologica ha ispirato le politiche europee, rischiando di danneggiare numerose filiere strategiche del tessuto economico europeo e nazionale. La sostenibilità deve coniugare gli aspetti ambientali con quelli economici e sociali. È questa la chiave per affrontare le sfide che abbiamo davanti”.