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Roma, 6 gen. – La misura riguarda due lotti di auto prodotte tra il 2014 e il 2023 e comprende un totale di 1,6 milioni di Model S, Model X, Model Y e Model 3, aggiunge l’ente regolatore specificando che l’aggiornamento del software potrà essere effettuato da remoto. Questo guasto “aumenta il rischio di collisione con il veicolo e pone un problema di sicurezza”.
A dicembre Tesla aveva già richiamato due milioni di veicoli negli Stati Uniti per un rischio legato al loro sistema di guida assistita.
La Cina è il mercato più importante per il marchio, che ha uno stabilimento a Shanghai, il più grande al di fuori degli Stati Uniti. Tesla produrrà lì più di 900.000 veicoli nel 2023, secondo l’agenzia di stampa ufficiale Xinhua.
Il capo di Tesla, Elon Musk, ha visitato la Cina alla fine di maggio per la prima volta in più di tre anni a causa delle restrizioni sanitarie che limitavano i viaggi per incontrare l’ormai ex ministro cinese degli Esteri, Qin Gang.
Tesla deve affrontare una forte concorrenza in Cina, il mercato automobilistico più grande del mondo, dove numerosi marchi locali innovativi competono nel settore elettrico. Il concorrente più serio di Tesla in questa nicchia è BYD cui nelle ultime settimane si è aggiunto il produttore di smartphone Xiaomi entrato a gamba tesa nel mercato così come aveva già fatto Huawei.
