Lo ha stabilito l’Assemblea dell’Associazione Comuni del Moscato, che si è svolta a Santo Stefano Belbo, alla presenza dei vertici del Consorzio di Tutela dell’Asti e del Moscato d’Asti.
All’ordine del giorno la modifica del disciplinare di produzione dell’Asti con l’introduzione dell’Asti Rosé, un’azione già approvata dal Consorzio di Tutela. La tipologia Asti Rosé viene aggiunta in ogni articolo dedicato, comprendendo anche le percentuali e le rese che interessano il Moscato d’Asti e il Brachetto: i due prodotti che faranno nascere questo nuovo rosato. “Un prodotto che viene da due vini aromatici del nostro territorio – annota il vicepresidente dell’Associazione Luca Luigi Tosa – è cosa preziosa: Per curarne bene l’identità sarà necessario fornire ai produttori un ‘range’ ragionevole di colore”.