Roma, 28 dic. – È morto suicida all’età di 48 anni l’attore sudcoreano Lee Sun-kyun, protagonista di ‘Parasite’, il film che nel 2020 aveva sbancato gli Oscar con sei statuette tra cui quella per la miglior pellicola straniera. Il corpo senza vita è stato trovato nella sua auto, nel parco di un quartiere settentrionale di Seul, dopo che la moglie aveva dato l’allarme in seguito alla scoperta del biglietto d’addio, una sorta di testamento di Lee.
L’attore a ottobre era stato denunciato da una hostess che aveva riferito di aver fumato spinelli e fatto uso insieme a lui di ketamina, un potente anestetico, accuse molto gravi in Corea del Sud dove si rischiano fino a cinque anni di carcere per il semplice consumo di droga. Lee si era difeso sostenendo di non sapere che fossero sostanze illegali e negando comunque di aver mai preso parte a festini. Il 48enne era già stato sentito tre volte dalla polizia a Incheon. L’ultimo interrogatorio, sabato scorso, si era protratto per 19 ore.
Il Mister Park interpretato da Lee era uno dei personaggi più iconici di ‘Parasite’, la commedia nera e splatter diretta da Bong Joon-ho che vede l’umile famiglia dei Kim introdursi come parassiti nella routine di una famiglia borghese, i Park.
Il mondo dello spettacolo sudcoreano ha annullato numerosi eventi in segno di lutto per l’attore. La regista Byun Young-joo, che aveva lavorato con Lee nel thriller del 2012 “Helpless”, lo ha ricordato con un’immagine tutta in nero sul suo account Instagram.
Lee era sposato con l’attrice Jeon Hye-jin e avevano due figli piccoli. Tra i suoi film ci sono anche “All About My Wife” e “Sleep” (presentato fuori concorso all’ultimo Festival di Cannes), oltre a numerose apparizioni in tv. Il caso giudiziario gli era già costato la rimozione da alcune pubblicità e l’esclusione dalla nuova serie “Nessuna via d’uscita”, una serie Tv le cui riprese sono iniziate lo scorso ottobre.