Nella giornata festiva post-natalizia, i mercati azionari globali restano chiusi tranne alcune eccezioni mentre materie prime e valute vengono scambiate ma in un contesto privo di spunti e dai volumi molto sottili. In particolare, l’indice giapponese ha chiuso in rialzo mentre quelli cinesi in calo mentre il dollaro resta vicino ai minimi di cinque mesi sull’onda dell’ottimismo per un taglio dei tassi da parte della Fed già all’inizio del prossimo anno grazie al raffreddamento dell’inflazione statunitense. I prezzi del petrolio viaggiano in leggero rialzo dopo che entrambi i benchmark – il Brent e il West Texas Intermediate statunitense – sono saliti del 3% la scorsa settimana sulla scia degli attacchi Houthi alle navi che hanno interrotto il trasporto e il commercio globale. Ora avanzano circa dello 0,20%.
Il giorno dopo Natale le contrattazioni sono scarse. Il Nikkei giapponese ha guadagnato lo 0,16% e rimane il mercato azionario asiatico più performante, con un aumento del 27% nel 2023. Dopo i dati sull’inflazione, gli investitori si attendono ora nei prossimi giorni una serie di sedute positive, il cosiddetto ‘rally di Babbo Natale’ dei titoli azionari. Questo perché la fine dell’anno tende ad essere un periodo forte per le azioni e ora che i mercati prevedono il 75% di possibilità di un taglio dei tassi di 25 punti base da parte della Fed a marzo, rispetto al 21% di fine novembre, tale ottimismo dovrebbe tradursi in un andamento performante di borsa. In Asia, la Borsa di Shanghai ha perso lo 0,68%, l’indice SZSE ha ceduto l’1,19%, Taiwan e Hong Kong sono rimaste chiuse mentre il coreano Kospi ha guadagnato lo 0,12%. Sul mercato valutario, i movimenti si sono attenuati nel corso delle festività, l’euro guadagna sul biglietto verde lo 0,15% a 1,1021, lo 0,11% sulla sterlina a 0,8684 e lo 0,08% sullo yen a 156,83. Lo yen è invece rimasto stabile a 142,27 per dollaro sulla prospettiva che la Banca del Giappone (BOJ) ponga presto fine alla sua politica ultra-morbida. La valuta asiatica è in rialzo del 4% questo mese ma su base annua è scesa del 7,8% rispetto al biglietto verde. (AGI)
PIT