Brucia ancora la discarica di Malagrotta, l’impianto di smaltimento dei rifiuti di Roma e provincia. Questa volta ad essere travolto dalle fiamme è il Tmb 1 – precisamente un Silo all’interno -, che si era salvato nel rogo che, a giugno del 2022, aveva aggredito il Tmb 2: una struttura che è in grado di trattare 900 tonnellate al giorno di rifiuti. Sul posto sono presenti polizia, carabinieri, vigili del fuoco e sanitari del 118. Non ci sono feriti, ma non per questo la preoccupazione è poca: a rischiare di andare in affanno è il già fragile sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti della Capitale, già in sofferenza in questi giorni di festa. L’impianto Tmb 1 è in grado di trattare 600 tonnellate di rifiuti al giorno. “Siamo in attesa di conoscere l’entità dei danni, anche se sembra certo che l’impianto non potrà essere operativo per un tempo non breve da stabilire. Si tratta del secondo impianto in ordine di importanza per il trattamento dei rifiuti di Roma, presso il quale Ama conferisce ogni giorno circa 650 tonnellate di rifiuti, per un totale di 200 mila t/anno. Certamente si tratta di un evento non privo di conseguenze sul regolare svolgimento dell’attività di gestione dei rifiuti, in un periodo in cui la produzione aumenta”, dice l’assessora all’Agricoltura e al Ciclo Rifiuti del Comune di Roma, Sabrina Alfonsi arrivata sul luogo del rogo.
“Ci siamo immediatamente attivati con l’azienda per minimizzare l’impatto di questo evento, individuando sbocchi alternativi per mettere in sicurezza il conferimento dei rifiuti nei prossimi giorni. In corso anche le valutazioni sugli eventuali interventi da adottare per la salvaguardia della salute dei cittadini. Il Dipartimento di Protezione Civile di Roma Capitale ha già predisposto una raccomandazione di tenere le finestre chiuse per le abitazioni che si trovano nel raggio di un chilometro dall’incendio – aggiunge -. Nelle prossime ore è convocato il comitato operativo con la protezione civile e gli enti interessati per definire gli ulteriori interventi che si rendano necessari”. Intanto, in attesa delle rilevazioni di Arpa sulla qualità dell’aria, il consiglio ai cittadini è di “tenere chiuse le finestre”. “L’intervento – spiega Adriano De Acutis comandante provinciale dei vigili del fuoco di Roma – è piuttosto importante perché le temperature all’interno sono elevatissime. Quindi – dice ai microfoni di RaiNews 24 – dobbiamo intervenire dall’esterno. Per domare l’incendio spero si tratti di ore però purtroppo se l’accumulo del materiale all’interno è vasto potrebbe essere necessario più tempo. Siamo in contatto con Arpa Lazio. E consigliamo ai cittadini di chiudere le finestre per evitare che possano entrare fumi nelle abitazioni”. Sul fronte indagini è invece ancora tutto da accertare. Nelle prossime ore una prima informativa di polizia e carabinieri sarà depositata a piazzale Clodio per ricostruire le varie fasi dell’incendio. I pm, una volta valutato l’incartamento, apriranno un fascicolo di indagine. Nei prossimi giorni, alla prima informativa, si aggiungeranno gli accertamenti dei vigili del fuoco. Al momento non è possibile escludere che dietro all’incendio ci sia il dolo. (AGI)
EIZ