Dall’inizio dell’offensiva russa in Ucraina, lo scorso anno, le tensioni tra i due Paesi sono aumentate notevolmente. L’acquisto rientra in una nuova strategia di difesa
AGI – La Moldavia ha ricevuto un sistema radar per monitorare il suo spazio aereo, uno strumento per provare a impedire le ripetute violazioni del suo spazio aereo da parte di missili russi diretti verso l’Ucraina. A settembre Chisinau aveva annunciato l’intenzione di acquistare un radar Ground Master 200 (GM 200) prodotto dall’azienda francese di difesa Thales. Il radar, che può monitorare aerei fino a 250 chilometri di distanza, può anche essere integrato in un sistema di difesa aerea. Il ministro della Difesa, Anatolie Nosatii, ha descritto il radar ricevuto dalla Moldavia come uno strumento vitale per rafforzare le capacità di difesa aerea del Paese.
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“Gli ultimi incidenti in cui è stato violato lo spazio aereo del nostro Paese hanno riportato all’attenzione delle autorità l’urgente necessità di consolidare le capacità di difesa della Moldavia”, ha dichiarato. Il prezzo pagato per il radar non è stato reso noto. L’esercito dell’ex repubblica sovietica, che conta 2,6 milioni di abitanti, è dotato spesso di attrezzature per lo più fatiscenti, risalenti all’era sovietica, e il nuovo equipaggiamento rappresenta un importante passo in avanti.
Dall’inizio dell’offensiva russa in Ucraina, lo scorso anno, le tensioni tra Mosca e Chisinau sono aumentate notevolmente. L’attuale governo moldavo, filo-Ue, ha condannato l’aggressione nei confronti di Kiev e ha affermato che la Russia sta tramando per cercare di rovesciare l’attuale esecutivo.
In un’intervista televisiva, il primo ministro Dorin Recean ha sottolineato come la Moldavia abbia bisogno di un moderno sistema di difesa aerea per far fronte alla minaccia russa. “Se il Cremlino decide di attaccarci, ci attaccherà. E cosa userà la popolazione per difendersi?” La scorsa settimana, il Parlamento ha adottato una nuova strategia di sicurezza che identifica “Mosca” e “la corruzione” come le vere minacce alla sicurezza del Paese.