La prima valutazione del Pniec da parte dell’Ue conferma l’analisi che era stata fatta dal Mase e ribadisce i grandi risultati che si profilano per il nostro paese sul fronte delle rinnovabili e dei tagli delle emissioni nel settore industriale (Ets). Resta da lavorare per centrare gli obiettivi del 2030 nel settore dei consumi civili, dei trasporti e dell’agricoltura. Lo riferisce il ministero in una nota. “La proposta che è stata trasmessa a Bruxelles in giugno – sottolinea il ministro Gilberto Pichetto – rappresenta un punto di partenza ambizioso ma al contempo realistico che guarda agli obiettivi ambientali del 2030 che sembravano irraggiungibili con il vecchio Pniec”. E spiega: “Come accaduto con la importante ripresa delle rinnovabili, col raddoppio della potenza istallata nel 2023 rispetto al 2022, ci proponiamo di rimettere in moto tutti i settori che contribuiscono ai raggiungimento dei target ambientali puntando soprattutto ai consumi civili e ai trasporti che fanno più fatica nel processo di decarbonizzazine”.
La valutazione degli uffici di Bruxelles nei confronti delle proposte di Pniec presentate dagli stati membri è per molti versi analoga a quella proposta per l’Italia e, specie per i grandi paesi, sottolinea l’importanza di accentuare gli sforzi per colmare i gap ancora presenti. (AGI)
GAV